I sindaci Pd a Letta: "Ecco le priorità"

Marrucci, primo cittadino di San Gimignano, a Roma con la delegazione di Ali: "Le nostre idee per il Paese"

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Nei giorni caldissimi della definizione delle alleanze per le politiche del 25 settembre, una delegazione di sindaci del Partito democratico ha incontrato il segretario nazionale Enrico Letta sottoponendogli un documento con otto punti. Il modo per far sentire la voce di quei territori che spesso lamentano distanza dal Palazzo romano, al di là delle collocazioni politiche. Tra questi era presente Andrea Marrucci, sindaco di San Gimignano, responsabile nazionale cultura e turismo di Ali (Autonomie locali italiane), presieduta dal sindaco di Pesaro Matteo Ricci.

"L’idea dei sindaci è stata portare quei modelli che funzionano nelle nostre città all’attenzione della politica nazionale – afferma Marrucci –. Nella nostra proposta sono contenute indicazioni divise in otto punti, dall’ambiente alla salute, dalla lotta povertà all’attenzione per la scuola in particolare quella dell’infanzia, dal trasporto pubblico locale alla semplificazione burocratica per un’Italia più veloce".

Un’interpretazione che peraltro ha spinto il Pd senese a proporre la candidatura proprio di un sindaco, Silvio Franceschelli, anche perché in grado di farsi portavoce di quegli amministratori che ogni giorno sono chiamati ad affrontare la gestione del territorio.

"È molto positivo – osserva Marrucci – che il Pd ascolti finalmente anche la voce dei sindaci. Non siamo supereroi, ma pensiamo di avere qualche cosa da dire perché siamo sempre impegnati per affrontare e risolvere i problemi delle nostre realtà". Ed è anche in quest’ottica che è stata sottolineata la necessità di affrontare gli intoppi burocratici che spesso frenano le amministrazioni, di qualunque colore siano.

"Serve un Paese più semplice e veloce – afferma il sindaco di San Gimignano – e questo tema non può essere lasciato solo alla destra che punta tutto sulla deregulation. I Comuni devono essere messi nelle condizioni di poter agire con velocità, stando ovviamente nelle regole ma evitando di affrontare duplicazioni di competenze e la complessità di normative che sembrano sempre difficili da snellire, salvo situazioni di emergenza".

Sottintesi alle proposte dei sindaci ci sono anche argomenti di ampio respiro, come il Pnrr. "È un tema fondamentale dei prossimi tre anni – afferma Marrucci – perché ci sono da spendere 229 miliardi di euro e si può fare solo se il Paese va più veloce, altrimenti c’è il rischio di non centrare l’obiettivo".

E poi ci sarebbe da snellire anche il quadro istituzionale. "In un Italia più veloce – dice Marrucci – immaginiamo anche la definizione del ruolo delle Province, di cui auspichiamo il ritorno a un ruolo di centralità. Magari con competenze ridotte rispetto al passato, ma con una piena agibilità e autonomia, cancellando l’attuale situazione di incertezza che non serve a nessuno".

Orlando Pacchiani