I commercianti e quel mezzo sorriso

Secondo una prima stima le vendite dell’estate sarebbero state migliori rispetto alle nefaste previsioni

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di Marco Brunelli

"Poteva andare peggio". Potrebbe riassumersi così l’opinione dei commercianti colligiani sui mesi che hanno seguito la crisi assoluta dovuta al lockdown: nonostante le molte difficoltà dovute al periodo e alle ancora esistenti regole di distanziamento, infatti, le vendite dell’estate sarebbero state migliori delle previsioni: "C’è voluto del tempo, ma pian piano siamo riusciti a ripartire – spiega Arianna Romagnoli della gioielleria ‘Il Filo di Arianna’ – Certo, le cose non sono tornate normali, abbiamo registrato un calo pari circa al 30 %, ma il mercato si sta riaprendo. L’estate è stata migliore del previsto: ci sono stati pochi turisti, certo, ma considerando che la gente è andata meno in giro, con ogni probabilità ha vissuto di più la propria città". E la gioielleria non è il solo settore che ha vissuto, a Colle, dei mesi post-chiusura migliori del previsto, almeno sufficienti a far sperare nella sopravvivenza: "Abbiamo vissuto una buona ripartenza, la gente sembrava aver finalmente voglia di tornare alla normalità – spiega Tiziana Cervelli, proprietaria dello storico negozio di vestiti Eurasia – L’estate è stata, se paragonata a quelle precedenti, di leggera sofferenza, ma il calo è stato contenuto, e tutto sommato abbiamo retto il colpo, anche se ovviamente nessuno ci restituirà in alcun modo le perdite di tre mesi di chiusura totale". Questo non vuol dire che le preoccupazioni siano sparite, ovviamente: "Ci sono timori, è ovvio, perché non sappiamo come si evolveranno le cose: la gente non gira molto, i matrimoni sono stati spazzati via, quindi non è che la gente compri molti vestiti".