
Trasformare una scoperta archeologica in un’occasione di sviluppo. Quale ricetta serva per raggiungere questo obiettivo è stato il tema al centro del convegno ‘Quel che vien dai bronzi’, che Confesercenti ha organizzato alla Casina delle Rose a San Casciano Bagni. Gli ingredienti sono sempre gli stessi: tecnologie, comunità, passione, disponibilità a fare sinergie. Ma per lavorare con i bronzi rinvenuti a San Casciano Bagni, e non solo, il sindaco Agnese Carletti ha subito parlato di un’ottica di lungo periodo: "I ritrovamenti, la mostra al Quirinale, il nascente museo, il laboratorio di ricerca permanente sono elementi che nell’immediato hanno avviato una percezione nuova di questa parte di territorio nel resto del mondo. Purtroppo non possiamo dar conto ancora di nuove attività commerciali o ricettive ma qualcosa si muove, siamo fiduciosi".
"Già lo scorso autunno i buyers londinesi ci avevano fatto percepire che certi fatti nuovi contano – ha testimoniato Bruna Caira, direttore del tour operator ValdichianaLiving - e oggi abbiamo indicazioni per credere che il potenziale sia importante anche sul mercato turistico interno. Spesso si pensa a San Casciano come l’ultimo paese della provincia di Siena, ma in realtà è anche il primo per chi viene da Roma, un bacino da milioni di visitatori possibili".
Le opportunità non mancano. Il territorio, infatti, è condiviso da altre scoperte rilevanti, come la tomba della Quadriga di Sarteano o il sito etrusco di Poggio Civitate, che nei primi anni Novanta portò a Murlo fino a tredicimila presenze. "Ci fu un grande senso di comunità – ha ricordato Donatella Barcelli, della trattoria il Libridinoso – e passione per essere accoglienti verso chi arrivava, attirato dal clamore. Senza questo non saremmo attivi ancora oggi".
"A ottobre - ha preannunciato Giovanni Minnucci, rettore dell’Opera Metropolitana – avvieremo il recupero degli spazi dell’ex oratorio di San Giovannino, sotto il Duomo, e i lavori potrebbero riservarci qualche bella sorpresa. Per preservare e valorizzare il patrimonio artistico ci è sempre più d’aiuto la tecnologia, ma serve soprattutto collaborazione tra soggetti e competenze diverse". Un lavoro di rete, dunque, come quello che persegue l’Anci Toscana, stimolando sindaci e imprenditori turistici a conoscere meglio i tesori della regione: "Con l’Ambitour – ha detto la responsabile turismo, Sonia Pallai – in un anno e mezzo li abbiamo coinvolti in 31 giornate di vera scoperta, durante le quali nascono sinergie a volte impensabili".
Riccardo Bruni