"Ho tatuato lo scudetto sul braccio di Spalletti"

Valentino Russo, dallo studio a Siena all’incontro con il mister del Napoli. "E’ stato il suo primo tatuaggio, ho cominciato a farli al bomber Insigne"

Valentino Russo, tatuatore a Siena, con Luciano Spalletti e lo scudetto sul braccio

Valentino Russo, tatuatore a Siena, con Luciano Spalletti e lo scudetto sul braccio

Siena, 27 maggio 2023 – «La maggior parte delle volte non ho nemmeno il tempo di pensare a quello che sto facendo e dove sto arrivando… Mi soffermo e dico cavolo, arrivare qua per me forse è anche troppo". Così scrive sul proprio profilo Facebook Valentino Russo, giovane senese tatuatore di professione, per condividere la gioia di aver tatuato Luciano Spalletti, allenatore di calcio e tecnico del Napoli, fresco di vittoria dello scudetto. Valentino Russo ha iniziato la sua attività di tatuatore aprendo uno studio a Siena, e oggi gira l’Italia in lungo e largo per lavorare per famosi giocatori di calcio.

Il primo che ha scelto Russo è stato l’attaccante del Napoli e della Nazionale Lorenzo Insigne, e da quel momento il giovane tatuatore si è dedicato del tutto ai protagonisti del mondo del pallone.

"Ieri ho passato una delle giornate che mi ricorderò per tutta la vita – ha commentato Valentino -. Per tanti può essere scontato, soprattutto per chi è in questo mondo, ma per me essere partito dal nulla e essere chiamato da Luciano Spalletti è stata una grande soddisfazione!"

La gioia di Russo è amplificata dal fatto che per l’allenatore di Certaldo quello fatto da Valentino è il primo tatuaggio mai avuto, fatto all’età di 64 anni per celebrare una vittoria che resterà nella storia della sua squadra. "E’ il primo tatuaggio della sua vita, - ha scritto Russo - è un tatuaggio dedicato alla vittoria del Napoli ottenuta dopo 33 anni, un evento che rimarrà per sempre indelebile".

Sull’avambraccio sinistro di Luciano Spalletti ora sono raffigurati lo stemma del Napoli e uno scudetto con un grosso ‘3’ sopra, disegnati come se si trovassero esattamente all’interno del corpo dell’allenatore, come se fossero parti stesse delle sue membra. "Ho conosciuto una persona veramente unica, Spalletti ha un’umiltà incredibile e la sua ironia è inconfondibile! – ha precisato Russo -. Voglio veramente ringraziarlo per come mi ha trattato, e per avermi fatto sentire come a casa mia. Ci vedremo sicuramente presto, sono orgoglioso e onorato di averlo conosciuto". Sul braccio di Spalletti resterà per sempre stampato lo stemma di un tricolore inatteso e stravinto; nella memoria di Russo rimarrà un ricordo umano e professionale davvero non da poco.