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"Hidden Child". Il racconto di Franco Teglio

Franco Debenedetti Teglio, un "Hidden child" italiano, racconterà la sua storia durante la commemorazione della Giornata della Memoria a Cetona il prossimo 27 gennaio. Il Comune di Cetona organizza iniziative per ricordare l'orrore dell'Olocausto e invita testimoni a condividere le loro esperienze. Franco, nato nel 1937, ha vissuto nascosto per otto anni durante le Leggi Razziali in Italia.

"Hidden Child". Il racconto di Franco Teglio

Franco Debenedetti Teglio è un "Hidden child", un bambino nascosto. Nato nel 1937, ha trascorso i suoi primi otto anni di vita, vissuti quasi in incognito, sotto la scure delle Leggi Razziali del suo paese, l’Italia, poi nascosto, senza nome, anche all’estero, nel terrore continuo di essere catturato. Franco racconterà la sua storia in occasione della commemorazione della Giornata della Memoria a Cetona, in provincia di Siena, il prossimo 27 gennaio in occasione del Consiglio comunale aperto che si terrà ore 17,30, presso la Sala S.S. Annunziata, in Piazza Garibaldi.

Da anni il Comune di Cetona promuove iniziative nel "Giorno della memoria" (istituito in Italia con la legge 211 del 20 luglio 2000) in ricordo del 27 gennaio 1945, giorno in cui l’esercito sovietico entrò nel campo di concentramento e sterminio di Auschwitz, situato nelle vicinanze della cittadina polacca di Oświęcim, scoprendone e rivelandone al mondo l’orrore. Qui, durante la seconda guerra mondiale, tra il 1940 e il 1944, furono sterminati più di un milione di prigionieri, in gran parte ebrei.

Il Comune di Cetona commemora in forma solenne il “Giorno della Memoria” ed ha convocato un apposito Consiglio comunale aperto, per dare la possibilità a tutta la cittadinanza di partecipare e, soprattutto, di ascoltare i testimoni che ogni anno invita.

Franco Debenedetti Teglio nasce nel 1937 da una famiglia borghese e, fino all’età di 65 anni, aveva rimosso il ricordo degli anni dell’infanzia. La madre era la figlia di un uomo di potere, il più grande importatore di stoccafissi e baccalà in Italia. Suo padre era uno dei più grandi chimici italiani.