Migrazioni, tra opportunità da cogliere e problema da risolvere. "E se fosse corretta la prima delle due opzioni?". Una domanda su un tema tanto attuale quanto delicato, alla quale hanno cercato di fornire risposte i relatori del convegno al Teatro Politeama di Poggibonsi, Sala Set, fotografando la realtà dell’Alta Valdelsa da differenti punti di vista. A cominciare dall’ambito lavorativo in un appuntamento voluto da Fiom Cgil, sigla rappresentata dalla segretaria provinciale Daniela Miniero e dal segretario regionale Daniele Calosi, nell’incontro che ha visto come moderatore il giornalista Stefano Calvani.
Un quadro è emerso dai numeri per comune, elaborati sui dati Istat e Inps. A Radicondoli si registra la percentuale più elevata di stranieri, pari al 24% sul totale dei residenti. Un dato che equivale al doppio, sempre in termini percentuali, rispetto ai territori provinciale e regionale, che sono al 12% contro il 10% del circondario e una forbice che va dall’8% di Casole all’11% di Poggibonsi (Colle è al 10% e San Gimignano al 9). A Colle appartiene la percentuale più alta di ragazzi stranieri nelle scuole: una quota del 18% superiore, anche se non di molto, ai dati provinciale e comprensoriale. Nello specifico dei temi del lavoro, il tasso di disoccupazione tra gli immigrati: a Radicondoli si arriva al 15%, mentre gli altri comuni si attestano fra il 10 e l’11%, in linea con il territorio, la provincia e la regione. Negli altri comuni si va dal 10 all’11% come tasso di disoccupazione di immigrati e fra il 4 e il 5% nella popolazione italiana. Con uno sguardo all’Isee medio delle famiglie, Casole è al livello più elevato per gli immigrati dai vari Paesi con 13.018 euro. Nella fascia tra 9mila e 11mila euro circa, Colle, Poggibonsi e San Gimignano. Casole è anche il centro con il minore scarto dell’Isee medio delle famiglie raffrontando la popolazione italiana (18.583 euro) e straniera. Il dislivello più marcato è proprio a Radicondoli: 6.719 euro, contro 18.057, ma anche negli altri centri la differenza di Isee non è indifferente. Un argomento studiato a livello universitario dal professor Fabio Berti, docente di Sociologia dell’Università di Siena, analizzato dal professor Michele Bruni, del Centro per le politiche pubbliche, ed esaminato dal profilo istituzionale dall’assessore del Comune Filippo Giomini, oltre che dal consigliere comunale di Rifondazione comunista Lorenzo Scoccati. Senza dimenticare l’apporto di chi è impegnato sul campo, come il responsabile dello Sportello immigrati di Fiom Cgil M’Hamed Sellak e Moreno Toigo in qualità di presidente del Centro ricerche e servizi per l’immigrazione.
Paolo Bartalini