Giraffa, messa in piazzetta. E i contradaioli tornano a vivere

Il priore Ginanneschi: «C’è grande entusiasmo nei ragazzi, mi preoccupano di più gli anziani che non possono venire. A loro un abbraccio»

Messa in piazzetta nella Giraffa per la festa titolare (foto Di Pietro)

Messa in piazzetta nella Giraffa per la festa titolare (foto Di Pietro)

Siena, 6 giugno 2021 - Prima festa titolare da priore per Raffaello Ginanneschi ma senza Giro per rendere omaggio alle Consorelle.  «Premetto che abbiamo valutato anche noi la possibilità di spostarla ad agosto, sarebbe stata comunque nella tradizione, come condiviso da tutti i priori in Magistrato. Quanto al fatto che non ci sia il Giro non scalfisce i valori della festa titolare. Se si è perso, per i motivi legati alle restrizioni della pandemia, l’omaggio alle altre Contrade pazienza ma il resto c’è tutto: i nostri valori, ripeto, il rione imbandierato, il fazzoletto al collo. S’inizia dalle piccole cose». E’ stata presentata la teca che accoglierà il Drappellone vinto nel luglio 2019.  «E’ stata donata dalla famiglia in memoria di Cinzia Lamoretti. Alla cerimonia si è unita la dirigenza vittoriosa, l’allora priore Bernardo Lombardini e il capitano Stefano Casini». Però niente battesimi.  «Soltanto uno slittamento a dopo il 15 giugno in una sorta di prolungamento ideale della festa titolare ad un periodo nel quale ci sarà un ulteriore allentamento delle restrizioni. I contradaioli da battezzare? Tanti»  La Società adesso come si è organizzata? «A parte le aperture pomeridiane, la maggior parte delle attività si svolgono nel Parco di Vigna dove si può stare all’aperto e distanziati, si può fare la brace. E anche ginnastica il pomeriggio. Procediamo facendo i giusti passi e considerando che sicurezza e salute vengono prima di tutto. Approfitto per ringraziare per la collaborazione tutte le autorità, ’Sei’ e in particolare la polizia municipale».  Cosa pensa Ginanneschi di un eventuale Straordinario? «Lo organizza il Comune e le Contrade partecipano. Qualora ci sia la motivazione avverrà il voto in assemblea. Se possiamo correre senza restrizioni e secondo la tradizione valutiamolo, se ci fossero condizionamenti sanitari non ho remore a dire che in assemblea voterei contro. Credo che sia un comune sentire – di sindaco e priori – rifare il ’nostro’ Palio. Altre cose non interessano a nessuno».  Molti temono che senza Carriere e con le Società a mezzo servizio si possa perdere l’attaccamento al rione.  «Non credo. Anzi, c’è un ritorno alle origini. Mai stati tanti ragazzi ai corsi per alfieri e tamburini in Vigna. Rilevo entusiasmo. Mi preoccupo maggiormente degli anziani che hanno sempre timore ad uscire, magari qualcuno in questo lungo periodo ha accusato problemi di salute. Molti li ho sentiti per telefono, erano dispiaciuti di non poterci essere, a loro va il mio abbraccio, come a quanti sono in casa di riposo o hanno avuto conseguenze pesanti per il Covid».  L’augurio alla Giraffa?  «Tornare quanto prima alla normalità e fare le cose semplici. Certo ci sono progetti da ultimare, l’ottimizzazione delle strutture, il parco, il nuovo museo. Ma l’importante è fare in modo che le persone tornino nel rione in sicurezza. Non serve un euro in più ma un contradaiolo in più».  Ripeterete l’iniziativa di sostegno ai commercianti del rione fatta con il Bruco nel 2020? «Faremo presto serate con il traffico chiuso per sostenere le attività». 

La.Valde.