
La merce rubata
Poggibonsi (Siena), 19 febbraio 2023 - Tante telefonate come in questi giorni alla compagnia dei carabinieri di Poggibonsi non erano mai arrivate. Dopo la denuncia dei due albanesi sospettati di aver messo a segno una caterva di colpi nelle abitazioni nelle province di Siena e Firenze e l’ appello dei militari alle vittime dei furti perché si presentassero in caserma a visionare la refurtiva per l’eventuale restituzione degli oggetti trafugati, da venerdì a ieri, nel giro di poche ore, hanno chiamato la compagnia quaranta persone. Tutte per lo stesso motivo: avendo ricevuto la ‘visita’ dei ladri hanno chiesto di potersi recare al comando per verificare se nella montagna di refurtiva ammassata in una stanza della compagnia dei carabinieri ci fossero anche gli oggetti spariti dalle loro abitazioni.
Un bottino, quello recuperato e sequestrato dai militari del Nucleo operativo e radiomobile, di circa 20mila euro: pentolame, abito griffati, trapani, avvitatori, attrezzatura per il bricolage, bigiotteria, e persino dei peluche. In due malviventi nascondevano inoltre arnesi da scasso, tutto l’armamentario tipico dei ‘ topi d’appartamento’. Materiale, anche questo, finito sotto sequestro. Delle 40 persone che hanno contattato i militari, molte senesi e altre del fiorentino (in particolare del Mugello), una quindicina hanno riconosciuto gli oggetti rubati nei loro appartamenti: decespugliatori, bottiglie di vino pregiato, orologi. Tutti furti i cui autori potrebbero essere i due albanesi di Castelfiorentino beccati dai carabinieri. Raid effettuati soprattutto da novembre a dicembre dello scorso anno, periodo in cui il fenomeno dei furti negli appartamenti fece registrare una preoccupante recrudescenza anche nella nostra provincia.
L’Arma rinnova l’invito alle persone che hanno subito furti in casa a contattare la compagnia dei carabinieri valdelsana per il riconoscimento della refurtiva (0577998600) oppure a recarsi direttamente al comando di Poggibonsi, in via Galvani. Intanto, su tutto il territorio continuano i controlli anticrimine. Ma continuano anche le indagini per accertare il numero dei colpi messi a segno dalla banda di albanesi sgominata in settimana dai militari. Una banda di professionisti specializzata nei raid negli appartamenti.