
Forme nel verde, taglio del nastro. San Quirico diventa ’comfort zone’ con le opere d’arte di Stefania Vichi
Alla ricerca della nostra ‘comfort zone’, spesso in contrasto con i veri desideri, i bisogni o le ambizioni, attraverso l’arte di Stefania Vichi. E’ lei la protagonista della 53esima edizione di Forme nel Verde - che si è aperta ieri a San Quirico d’Orcia - l’artista scelta da Carlo Pizzichini, curatore e direttore artistico. Venti le opere inedite, tra sculture, video e installazioni, lungo il percorso espositivo della Vichi. Il titolo della mostra “Comfort Zone” – fino al 3 novembre - attraversa le vie e le piazze del centro storico di San Quirico, in particolare si svilupperà fra gli Horti Leonini, le sale di Palazzo Chigi, ma anche la Cappella di Vitaleta e Bagno Vignoni.
La cerimonia di inaugurazione si è svolta in Piazza della Libertà, con il taglio del nastro agli Horti Leonini, come ogni anno dal 1971. "Il progetto artistico che Stefania Vichi ha presentato per Forme nel Verde è come lei – ha sottolineato il sindaco di San Quirico d’Orcia, Marco Bartoli -: magnetico, capace di conquistare al primo incontro. Stefania affascina, stupisce, coinvolge. Ci rappresenta e rappresenta lo spirito della rassegna che soprattutto in questi ultimi decenni, ha voluto promuovere i linguaggi propri dell’arte contemporanea attraverso molteplici codici espressivi, per riuscire ad interpretare il tempo attuale nei vari aspetti che lo compongono, valorizzando il contesto storico-culturale e paesaggistico del territorio in cui saranno realizzati gli interventi" ha detto Bartoli. "La ‘Comfort zone’ – ha spiegato il direttore Carlo Pizzichini - è la prima delle fasi prese in considerazione nel perimetro degli Horti Leonini; stato che porterà per reazione alla crescita, il cui sviluppo procede con la ’zona della paura’, dei dubbi e dei timori, con la ’zona di apprendimento’ e con la “zona di crescita” – questi sono i quattro livelli per un percorso di sviluppo umano scelti da Stefania Vichi per costruire la sua mostra".
Negli Horti Leonini sono installati i monoliti di Lex Italica (in tetrafilato, resina ecologica e acciaio) un nucleo di sculture che caratterizzano l’estetica di Stefania Vichi e la sua puntualizzazione cromatica. Intorno alla statua di Cosimo III, un monumentale recinto scultoreo, l’opera site- specific, (dal titolo Comfort zone), misura tre metri per lato e consente di entrare in un giardino illusorio, ovvero nel riflesso virtuale dello spazio esterno.