MASSIMO CHERUBINI
Cronaca

Dona tutto nel ricordo della figlia. Ecco la Fondazione Letizia

Enrico Cardoni ha comprato ambulanze e devoluto immobili e fondi commerciali per aiutare i bisognosi

Enrico Cardoni insieme alla moglie Cesarina nel giorno della donazione

Abbadia San Salvatore (Siena), 10 gennaio 2024 – “Le mie tasche sono quasi vuote, ma ho tanta gioia nel mio animo". Così Enrico Cardoni, 90enne di Abbadia San Salvatore (li compie il prossimo mese), sintetizza la sua straordinaria opera di aiuto verso i poveri. Ha donato tutti i suoi capitali alla Fondazione Letizia, costituita - il lungo iter è ormai vicino alla conclusione - in ricordo della figlia scomparsa improvvisamente nel novembre 2018.

Diversi immobili e fondi commerciali destinati all’attività di solidarietà per i più bisognosi. Ha già donato un’ambulanza alla Misericordia, un altra è stata già ordinata e arriverà tra breve. "La prima donazione – racconta – mi venne in animo poco dopo la scomparsa di mia figlia. Un giorno dissi a mia moglie Cesarina (deceduta lo scorso anno, dopo 73 anni di unione con Enrico ndr ) cosa ne pensava di donare un’ambulanza alla Misericordia. La risposta fu immediata: ’Vai, procedi’. Provammo gioia quando ci fu l’inaugurazione. Così come la provo ogni volta che vedo passare il mezzo".

"Dalla grande gioia nacque in me, idea poi condivisa da mia moglie, di donare tutto a favore di una Fondazione – prosegue Cardoni – Dopo un anno di adempimenti burocratici presto ci sarà l’operatività. Venti consiglieri scelti da me e da mia moglie. Tutti volontari, non percepiranno alcun emolumento, è scritto nello statuto. Mi hanno ringraziato, si sono detti onorati, per essere stati scelti per questo incarico di volontariato".

Un desiderio nato dopo il grande dolore provato per la scomparsa di Letizia, rinforzato dopo il decesso (madre e figlia stroncate entrambe da un infarto) di Cesarina. Una vita di grandi intuizioni negli investimenti immobiliare. Senza mai tralasciare il lavoro di istruttore di scuola guida. "Negli anni Sessanta aprii – racconta – la prima scuola guida ad Abbadia San Salvatore, per i paesi della zona. C’era il boom delle auto e, di conseguenza, delle patenti di guida. Tutti volevano prenderla e anche in tempi brevi. Per anni iniziavo le guide al mattino, prima delle sette. Vedevo entrare e uscire i tre turni dei minatori. Ero scrupoloso, sentivo l responsabilità di preparare i neo patentati al meglio".

Dopo trenta e passa anni - era il 1994 - Enrico venne fermato da una ischemia cerebrale. Subì un delicatissimo intervento al cuore e non potendo più fare l’istruttore di guida, si dedicò alle lezioni di teoria. Una vita vissuta con grande intensità culminata in una copiosa donazione alla Fondazione. "Destinata e voluta – sottolinea Enrico – per aiutare i più bisognosi, i più soli". Per questo il Comune di Abbadia San Salvatore lo ha inserito nella prima posizione dei cittadini distintisi nel corso del 2023.