
Festa per Borgo e Canneti Barbarossa combattuto, due risultati storici
di Lorenzo Benocci
Un Barbarossa che rimarrà nella storia. Il Borgo dopo 43 anni di digiuno torna a vincere la Gara degli Alfieri, l’ultima volta successe nel 1980. I Canneti vincono un’intensa Gara degli Arcieri e tornano primi nell’albo d’oro della Festa del Barbarossa, a parimerito con il Castello.
Trionfo bianconero nelle Bandiere: il giubilo del popolo di Sante Marie è esploso alle 18.42, quando il Mastro di Piazza ha annunciato la vittoria del Borgo, con 7 preferenze dei giurati, 3 ai Canneti e 1 al Castello. Il Borgo di capitan Antonio Calì ha vinto con gli alfieri Davide Generali, Luca Franci, Flavio Pecci e Ervin Ruci, con il tamburino Gabriele Bartalucci. Il Borgo ha sfruttato al meglio la quarta posizione di esibizione e con una prova senza troppe sbavature, e con grande convinzione dei propri alfieri che secondo dopo secondo hanno iniziato a credere nell’impresa sono arrivati alla fine, riuscendo a conquistare le preferenze della giuria. E così impresa è stata. Con questa vittoria, la quarta nelle Bandiere e 23 negli Arcieri, il Borgo sale a 27 Brocche dell’Imperatore in bacheca.
I biancazzurri di Porta Nuova si aggiudicano la gara del Tiro con l’Arco grazie alla cavalcata trionfale di Constantin Dragusanu, che riesce nell’impresa di vincere il Barbarossa sia come alfiere (2010-2012 e 2014) sia come arciere. Non era mai riuscito prima a nessuno. Dragusanu ha eliminato al primo turno Alessandro Bertoncini del Prato per 24-22; in semifinale Dragusanu ha eliminato Leonardo Fregoli del Castello, ancora per 24-22. E si arriva alla finale fra Canneti e Prato, con l’arciere Niccolò Costantino che dopo un 25-14 al primo turno ha eliminato il cannetino Maryus Cretu 14-12 allo spareggio dopo un 23 pari. Nella finale ha la meglio la costanza di Dragusanu che vince ancora 24-3. Grande festa biancazzurra per una vittoria del Barbarossa che mancava dal 2018. Festeggiamenti per tutta la serata e nottata a San Quirico nei Quartieri vittoriosi.