
Fabbrini promuove il ’suo’ Mazzola: "Bel gioco e solidità societaria, bravi tutti"
Mercoledì sera le "passioni" dell’ocaiolo Piero Fabbrini, "quella per la Contrada e quella per il calcio, si sono incrociate": il Mazzola è stato ospite in Fontebranda, per il capitano e bandiera biancoceleste, "una bella emozione". "L’anno scorso ho festeggiato la trecentesima presenza – ha detto –, è la società dove sono cresciuto e alla quale sono più legato. Ho passato un po’ di anni in altri club poi sono ritornato ‘a casa’: una soddisfazione personale, poter chiudere il cerchio". Per la squadra di Argilli, presente alla Trieste insieme al vice ‘padrone di casa’ Michele Zanelli e al collaboratore Ruggero Radice (dell’Oca anche Niccolò Nassi), la speranza play off si è lentamente spenta, ma la matematica ancora non la condanna. "La strada è in salita – ha commentato –, ma ci proveremo fino in fondo. Siamo quinti e dobbiamo tenere la posizione. La presenza del Siena ha scombinato le carte, perché ha fatto tantissimi punti, e le squadre davanti sono andate forte: Terranuova Traiana e Scandicci sono le retrocesse dalla D, il Signa è stata la rivelazione". Il Mazzola è riuscito a ‘farsi il nome’ nella categoria. "È una realtà dell’Eccellenza – ha affermato Fabbrini –, la squadra attira perché gioca a calcio, grazie allo staff tecnico. C’è solidità societaria grazie alla famiglia Pianigiani e un importante progetto di valorizzazione dei giovani pensato al lungo periodo".
A.G.