
Un fatturato netto di 219 milioni di euro e di 370 milioni di euro alle casse. Sono i numeri di Etruria Retail, azienda leader della distribuzione alimentare con 292 negozi a marchio Carrefour e La Bottega nell’Italia centrale, che ieri ha chiuso il bilancio 2019. Visto il risultato economico di 3,2 milioni di euro netti, l’assemblea ha deciso la distribuzione di oltre 2 milioni di euro di utili ai soci. "E’ stato un anno interessante – ha detto il dg di Etruria Retail Graziano Costantini – con l’avvio di una nuova avventura nel segno di Carrefour. A gennaio abbiamo riconvertito la nostra rete di negozi su tutte le 15 province. Poi è arrivata l’emergenza sanitaria: non ci siamo tirati indietro e abbiamo scelto di scendere in campo a favore dei produttori locali lanciando ‘Sapori & Valori’".
Il gruppo senese punta oggi a far crescere ancora di più la rete di negozi, prevedendo già dalle prossime settimane 6 nuove aperture e 14 ristrutturazioni tra Toscana, Umbria e Alto Lazio. A fronte di un fatturato di 219 milioni di euro, il capitale investito è pari a oltre 55 milioni di euro e il patrimonio netto supera 40 milioni di euro, consentendo una copertura vicino al 73% dell’intero capitale investito. Il dato più significativo è la diminuzione dell’indebitamento finanziario netto che scende a 15 milioni di euro, con una riduzione di 9 milioni di euro nel triennio. Sul fronte occupazionale, Etruria Retail (di cui fanno parte la Cooperativa senese, le cinque controllate che operano nei settori retail, del food service e gestione diretta di punti vendita, della rete di vendita, i soci e i loro dipendenti) dà lavoro complessivamente a 3mila persone.
"Oggi consegniamo ai soci un bilancio in salute che ci permette di guardare con fiducia al futuro, per crescere tutti insieme – ha sottolineato Costantini –, investendo in nuove aperture e nel sostegno alle economie locali". Guardando le vendite, la quota maggiore si realizza nell’area di Arezzo, Grosseto e Siena (54%), mentre il 32% si registra nella Toscana del Nord e la Spezia e oltre il 14% in Umbria, Lazio e Abruzzo. Il fortissimo incremento (nei primi cinque mesi dell’esercizio 2020 le vendite sono aumentate di oltre il 20%) ha impegnato il gruppo e i soci nella gestione dei punti vendita e nel rifornimento dei prodotti, oltre che nella applicazione di tutte le misura di sicurezza necessarie e obbligate dai decreti. "Il sistema retail è sempre più solido – ha concluso il dg – e può contare su un’organizzazione distributiva su 3 depositi per un totale di 25mila metri quadrati di superficie che garantisce un sistema logistico e distributivo efficace".