Estrazione, oggi tutti sotto le trifore

Il sorteggio delle Contrade per il Palio di luglio a Siena è un rito storico che risale al 1933, con regole che si sono evolute nel tempo. La tradizione continua a coinvolgere la città e ad adattarsi ai cambiamenti.

Eccoci al giorno fatidico per il sorteggio delle Contrade per completare il lotto delle partecipanti alla carriera di luglio. Già abbiamo le sette protagoniste che corrono d’obbligo: Valdimontone, Pantera, Bruco, Leocorno, Lupa, Civetta, Oca. Riunione dei Capitani alle ore 19. L’Aquila è squalificata per una carriera e la Torre per due, il che significa che in caso di estrazione, le rispettive bandiere saranno esposte subito al piano superiore. Sarà l’inizio ufficiale della nuova stagione paliesca, un rito spettacolare a cui i senesi amano sempre assistere. Questo originale meccanismo risale "solo" al 1933. Sarà bene fare un po’ di storia, soprattutto per i più giovani che possono pensare ad una operazione vecchia di secoli che ha invece, come spesso accade per la nostra Festa, una sua particolare evoluzione. Sono le regole stabilite del 1805, che arrivano fino agli anni venti del novecento. Come avveniva al tempo il sorteggio delle Contrade che non correvano d’obbligo? I Capitani venivano chiamati, di solito a fine maggio, dall’Amministrazione Comunale e, alla loro presenza, veniva fatto il sorteggio in un qualsiasi ufficio. E questo senza nessuna esposizione di bandiere. Si pensò quindi come informare la popolazione. Dal 1929 tutto questo avrà l’ufficialità di una delibera comunale con l’esposizione anche delle sette che già correvano. Altra data fatidica è quella del 1933: e qui entra in ballo la lungimiranza del Conte Guido Saracini che in una lettera, fra le carriere di luglio e di agosto, indirizzata al Podestà "consiglia" il Comune di effettuare in un giorno festivo l’operazione del sorteggio. E così avverrà nelle mattine domenicali. Si comincerà quindi a fare il sorteggio in una sala comunale con l’esposizione immediata delle Contrade fortunate. Manca l’ultimo cambiamento: l’orario dell’estrazione che sarà portato al pomeriggio della domenica. Questo avverrà la prima volta per la carriera dell’Assunta del 1937. E’ il chiaro segno che il Palio segue una sorta di percorso, di adattabilità ai sempre nuovi tempi. E quando si dice "il Palio non è più quello di una volta…", stiamo cadendo solo nella vuota retorica.

Massimo Biliorsi