MICHELA PICCINI
Cronaca

Peres, i segreti di un enigmista: "Matematica... e qualche insulto"

Intervista al professor Ennio Peres

Ennio Peres

Siena, 12 luglio 2016 - «La matematica è la fonte di tutte le cose» sosteneva Cartesio. Se poi la si fa diventare un gioco, anche meglio. Lo sa bene Ennio Peres, uno tra i più grandi enigmisti del mondo: la sua mente è un concentrato di logica, cultura, fantasia e arguzia. Sono gli elementi essenziali del cruciverba perfetto, «e non ha effetti collaterali, anche quando crea assuefazione, ve lo garantisco!», commenta Peres scherzando sulla sua professione di «giocologo», definizione ideata per sé da lui stesso. Lo abbiamo incontrato ieri, durante la lectio magistralis tenuta all’Università per Stranieri di Siena per la presentazione dei nuovi corsi di perfezionamento per docenti di italiano. L’uomo dei rebus ha raccontato ai futuri docenti la sua lunga carriera, quella scolastica e poi da enigmista. Ma quanto lavoro c’è dietro a quegli schemi intrecciati su cui da sempre milioni di persone spremono le meningi in cerca di una logica soluzione? Come le vocali e le consonanti che interseca nei suoi giochi, così Peres, a un certo punto della sua carriera, ha intrecciato la sua vita con la ludolinguistica.

Una passione e una professione portata avanti da 8 anni, con lo spirito e la lucidità, ancora oggi, di chi sa creare gli ormai inconfondibili schemi a scacchi bianconeri per farci divertire sotto l’ombrellone. Originario di Milano ma residente a Roma fin dalla nascita, è laureato con lode in matematica. «La mia vocazione primaria è proprio quella di divulgatore dei concetti elementari della matematica – racconta l’enigmista – che ho insegnato per oltre dieci anni». Mosso dalla voglia di rendere accattivante l’ambiente scolastico, Peres reinventa la sua professione. Si licenzia come docente e lancia la prima sfida nel 1988 del “cruciverba più difficile del mondo”.

«Quell’anno – ricorda Peres – è arrivata una sola soluzione e tanti insulti. Mi dicevano che era troppo difficile da risolvere. Per i miei cruciverba, diversi dai classici e mnemonici giochi di parole, ci vuole intuizione». Un primo tentativo in un campo, quello dell’enigmistica, di una materia molto praticata ma poco classificata.

«Come ormai faccio da anni, mi alzo presto la mattina per lavorare sulle mie parole. L’enigmistica è uno dei sistemi più piacevoli di tenersi allenati, perché oltre a farci lavorare diverte e rilassa». E così è stato: il cruciverba più difficile del mondo vede crescere i suoi seguaci di anno in anno. «Oggi mi arrivano soluzioni da tutto il mondo – racconta entusiasta – e di anno in anno mi sorprendo di come soprattutto giovani impieghino solo 4 ore a risolvere il mio gioco». Insomma, Peres ha la formidabile capacità di creare, scomporre e modellare artificiosi rebus e anagrammi con la facilità di un prestigiatore. Di parole, appunto. «Ritengo che il gioco sia un ottimo mezzo per mostrare come il vero fine della matematica sia scoprire le regole su cui si basa il gioco della vita. Non a caso i giochi di parole – ed è scientificamente provato – allontanano le malattie degenerative, grazie alla capacità di stimolare la mente e accrescerne le capacità intellettive. È un ottimo esercizio che mantiene allenato anche me, nonostante i miei acciacchi!».