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"E’ sempre necessario fare verifiche. Le vittime spesso in stato di bisogno"

I consigli del delegato provinciale di Confconsumatori Panti: "State attenti"

"E’ sempre necessario fare verifiche. Le vittime spesso in stato di bisogno"

La truffa degli affitti preoccupa anche Duccio Panti (nella foto), avvocato libero professionista e delegato provinciale di Confconsumatori Aps. "Come in tutti i casi di truffe, anche quelle agli anziani o quelle in cui vengono richieste somme di denaro o quando viene detto che c’è un familiare bisognoso – ha spiegato l’avvocato –, bisogna sempre stare attenti, mai affidarsi a una semplice comunicazione telefonica o tramite social, ma accertarsi che la persona che con cui stiamo parlando sia effettivamente il proprietario, in questo caso dell’appartamento, che sia titolato a mettere in affitto l’immobile".

Il contesto di riferimento però non aiuta, perché è quello di una città che sta vivendo, e gli studenti sono in prima fila in questo, una crisi abitativa di grossa portata, che rende difficoltosa la ricerca dell’alloggio. "Le persone si ingegnano per truffare e approfittarsi di coloro che si trovano in uno stato di bisogno – spiega Panti –. I due ragazzi stavano cercando un appartamento e si sono forse fidati ingenuamente di qualcuno che li ha ingannati. Bisogna stare sempre molto attenti, nei periodi in cui c’è più crisi aumentano le truffe, perché le persone vengono prese nello stato di bisogno e risultano più facilmente influenzabili e aggredibili".

Queste truffe sembrano avere portata nazionale, viste le segnalazioni online da Torino: "Probabilmente si tratta di un’organizzazione che si sta approfittando delle persone – ha detto l’avvocato –. Sarebbe buona regola in questi casi, prima di mandare la caparra, fare delle indagini: farsi dare i dati dell’immobile e fare una verifica per capire se esiste veramente, se l’immobile è libero o meno. Mi rendo conto che a distanza è più difficile farlo. Mi è capitato il caso di una persona, che fortunatamente è riuscita a evitare una truffa, perché ha fatto la telefonata per verificare se l’appartamento per cui doveva versare la caparra era vuoto e ha scoperto che ci abitava una famiglia ignara di tutto".

E.R.