È emergenza siccità Casole, no all’invaso

Comune schierato contro il progetto in Pian di Goro. Il sindaco Andrea Pieragnoli:. "E’ una scelta sbagliata".

È emergenza siccità  Casole, no all’invaso

È emergenza siccità Casole, no all’invaso

È emergenza siccità in tutta Italia e partono i piani per contrastare l’emergenza. In molti di questi, soprattutto in Toscana si pensa a degli invasi. Si riaccendono, così, i riflettori sulla realizzazione dell’invaso di Pian di Goro.

Il progetto di fattibilità di Pian di Goro, infatti, è tra le prime azioni strategiche del Contratto di Fiume Cecina, firmato pochi mesi fa. Il grande lago artificiale sarà nei pressi di Monteguidi e Mensano. Se da una parte, però, i Comuni della Val di Cecina (in particolare Pomarance, Volterra e Cecina) si schierano pienamente a favore sul lato della Valdelsa, il Comune di Casole si pone in netta opposizione. È il primo cittadino, Andrea Pieragnoli a prendere una posizione netta e chiara. "Sotto il profilo della qualità ambientale è una scelta sbagliata – afferma il sindaco di Casole Andrea Pieragnoli – Il progetto prevede un invaso in Pian di Goro, che andrà a insediarsi in una delle zone più belle e caratteristiche del fiume Cecina, l’area del Masso delle Fanciulle e del Pozzo degli Specchi. La nostra idea è tutelare un’area protetta". Tutto iniziò nel 2009 quando fu annunciato l’accordo per un invaso in località Puretta, un intervento finanziato sia da risorse pubbliche che private. "Con il progetto del 2009 – continua Pieragnoli – sarebbero stati risolti tutti i problemi della bassa Val di Cecina e raggiunto un accordo anche con il gestore delle fonti idriche della zona. Avrebbe anche risolto un problema di degrado di quell’area. Poi, senza un confronto, è stata cambiata l’area dove realizzare l’invaso, passando da Puretta a Pian di Goro".

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