
Donazione e trapianto di organi. A Siena il progetto pilota nazionale
Il Centro Nazionale Trapianti, diretto dal dottor Giuseppe Feltrin, ha elaborato un ’progetto pilota’ per la formazione clinico assistenziale relativa al percorso di donazione e trapianto di organi e sensibilizzare gli operatori sanitari. L’Università di Siena, insieme alle Scotte, è una delle quattro sedi universitarie individuate dal CNT per la realizzazione del progetto, insieme agli atenei di Bari, L’Aquila e Trieste.
L’obiettivo del corso è fornire ai medici iscritti alla Scuola di Specializzazione in Anestesia, Rianimazione, Terapia Intensiva e del Dolore una formazione mirata e consolidare le capacità comunicative del medico con la famiglia del paziente, con particolare focus sul percorso di donazione di organi a scopo di trapianto.
Sono stati selezionati per il progetto formativo i medici specializzandi in ARTIeD proprio perché la terapia intensiva è la sede in cui ha luogo il complesso processo di procurement.
Il percorso formativo degli specializzandi ARTIeD dell’Università di Siena, scuola diretta dal professor Sabino Scolletta, si svolgerà nelle sale simulazioni alle Scotte. "Il percorso - spiega il professor Scolletta - è strutturato in vari moduli e vedrà coinvolti per cinque giorni di full immersion docenti, tutor e specializzandi che si alterneranno in simulazioni avanzate: sulla diagnosi di morte con criteri neurologici, il trattamento del potenziale donatore a cuore battente e a cuore fermo, la comunicazione nel processo donativo, la gestione anestesiologica durante il prelievo degli organi. È inoltre prevista una fase di osservazione sul campo con l’elaborazione di un caso trattato e l’intervista al personale del coordinamento per il procurement".
"La nostra Azienda è sede degli unici centri trapianto toscani di cuore e polmone, oltre ad essere sede del centro trapianti di rene, banca della cute, centro di trapianto di cornea e di midollo – sottolinea il dg delle Scotte Atonio Barretta – e, quindi, quello della donazione e trapianti di organi e tessuti è un tema che ci sta fortemente a cuore. Investire nella formazione è un valore aggiunto, sia per l’AouS che l’Università, anche per il potenziamento della rete regionale".
Il percorso formativo si concluderà in autunno con la partecipazione dei medici specializzandi delle quattro Scuole alla parte residenziale del corso che si svolgerà presso l’Istituto Superiore di Sanità.