Dodicenne violentata in discoteca: "Il padre ha voluto parlare con noi"

Il racconto del gestore: "Dentro il locale non può essere successo nulla, c’erano vigilantes e parcheggiatori. Non abbiamo servito alcol a minorenni. E non voglio dirvi cosa mi ha detto il genitore della ragazza"

Intervento notturno della Polizia

Intervento notturno della Polizia

Siena, 13 gennaio 2023 - "Dentro il locale non può essere successo nulla per come si gestiscono le serate". E ancora: "Assolutamente escluso, poi, che qualcuno possa aver dato alcol a un minorenne", spiegano i gestori del locale dove sarebbe avvenuto il presunto abuso sessuale su una bambina che compirà 13 anni quest'anno su cui sta indagando la Squadra mobile. Vicenda che ha scosso la città. E l’ha infiammata di commenti e domande sui social, non tanto per conoscere particolari visto che si parla di un’adolescente della nostra provincia che va tutelata. E ovattata affinché se l’episodio è successo davvero possa lasciarselo presto alle spalle. Quanto per rilanciare il tema dei giovanissimi e dei loro eccessi. "Continuiamo a controllare i luoghi di aggregazione e intendiamo fare in modo che circoli meno alcol possibile", le parole del questore mercoledì pomeriggio nella sua visita a La Nazione indicando in generale la questione come priorità per l’anno nuovo.

Quella sera si erano dati appuntamento nel locale tanti ragazzi. Non è grande, la sala ampia e la zona dei tavolini. Poco più. Qui arrivano sempre con i bus navetta, importanti perché rappresentano una sicurezza per i genitori. Altre famiglie invece accompagnano direttamente i ragazzi nel locale che va di moda tra gli under 18 e quelli appena maggiorenni. "Non era una serata particolarmente affollata, in realtà. Sulla base delle prenotazioni viene determinato anche il servizio di vigilanza all’interno ma c’è anche all’esterno nel parcheggio", spiegano ancora i gestori. Perché accade spesso in tutti i locali da ballo d’Italia che i ragazzi arrivino già con le bottiglie e bevano prima di entrare.

"La serata è andata avanti tranquillamente – prosegue il racconto – non c’è stata alcuna segnalazione, nessun problema all’interno. Anche perché vengono messi degli addetti fissi, vedi vicino al bar per esempio, altri invece ruotano. E’ stato così anche in quella circostanza". Quanto all’alcol ai minorenni escludono categoricamente che sia stato somministrato. La regola è che viene fatto il segno ’+18’ sulla mano di chi è maggiorenne. E può prendere solo una bevuta. "Quando la musica è terminata circa dieci minuti prima delle 3, su questo siamo rigidi. E siamo andati via verso le 3.20, chiudendo, quando anche all’esterno non c’era rimasto più nessuno. E, ribadisco, non ci è arrivata alcuna segnalazione di problemi", concludono i gestori. Svelando solo di aver saputo successivamente dal padre della ragazzina "qualcosa – dicono dal locale – di cui non parliamo". La famiglia ha contattato anche gli addetti alla sicurezza per trovare risposte e avere chiarimenti.

Sarà però la polizia a dover tratteggiare il caso. E comprendere, dopo gli inevitabili accertamenti medici alle Scotte che sono la base di partenza, se c’è stato davvero una violenza. E chi l’ha commessa. Servirà tempo, riscontrare le persone all’interno del locale, magari ascoltare gli amici della ragazzina. Si procede a carte copertissime, nonostante le esternazioni social fatte a caldo, uno slancio di rabbia, da una parente della ragazzina che hanno reso pubblici molti particolari. Si deve capire, tra l’altro, se la giovane non fosse stata cosciente solo per via dell’alcol o magari anche della droga. Anche se il fatto è stato denunciato a caldo, probabile che vengano effettuati lo stesso gli esami tossicologici.