
Katia Belvedere, dg Ispro
Il conto alla rovescia ormai è terminato: da lunedì Antonio D’Urso sarà dirigente generale del dipartimento salute e politiche sociali della Provincia autonoma di Trento. La guida dell’Asl Toscana sud est, di cui era direttore generale dal 21 marzo 2019, sarà per il momento affidata ad interim alla direttrice amministrativa Antonella Valeri. Il governatore Eugenio Giani si è preso tutto il tempo necessario e anche di più, per individuare chi succederà a D’Urso, che ha lasciato un’impronta forte in questi cinque anni e mezzo alla guida della sanità della Toscana meridionale. Se i primi nomi sul tavolo restano papabili (in particolare, per il ruolo di vertice, Simona Dei, Dario Rosini, Francesco Ghelardi), il toto candidature propone anche altri profili.
Il primo è quello di Katia Belvedere, avvocato, direttore generale di Ispro (Istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica), già ai vertici della Fondazione Monasterio e dirigente nel settore affari legali della Regione Toscana. L’altro nome considerato in corsa è quello di Marco Torre, da inizio 2023 direttore generale della Fondazione Monasterio, ente di cui per tre lustri era stato direttore amministrativo.
Forse entro l’anno, ma non è certo, il presidente della Regione potrebbe compiere la scelta, bilanciando esigenze territoriali e richieste politiche. I sindaci dei capoluoghi, tutti espressione del centrodestra, chiedono a gran voce un coinvolgimento, mentre Giani si limiterà salvo sorprese alla convocazione della conferenza dei sindaci (che esprimerà un parere non vincolante). Poi si arriverà a una scelta: cinque anni fa si andò su un papa straniero non legato alle tre province, sarà così anche questa volta?
Orlando Pacchiani