
Carlo Alberto Minniti: "Sempre stati attenti alle imboccature, lo saremo anche alle ferrature"
"Una stagione, forse, troppo lunga ma il bilancio è positivo. I cavalli li stiamo valutando, purtroppo abbiamo avuto poche possibilità di vederli impegnati a Monticiano. I galoppi a Mociano sono stati infatti più numerosi. Il responso iniziale sui cavalli lo rimandiamo però al 22, 23 e 24 giugno quando li visiteremo". Così, a conclusione del percorso di addestramento, fotografa la situazione il veterinario comunale Carlo Minniti che guida la commissione.
Come sta il parco equino?
"Molti sono in forma, c’è qualità. Alcuni stanno anche partecipando a paliotti minori".
I veterinari rimandano alle previsite la valutazione: vuol dire che non è sufficiente quella attuale?
"No, assolutamente. Ma visiteremo a fondo ciascun soggetto in modo da garantire di avere un lotto da mettere a disposizione dei capitani per la Carriera".
E i barberi più anziani come stanno?
"Bene, anche perché sono qui a correre. Si muovono bene, sono muscolati. Invecchiano in forma".
Remorex ha 15 anni, Tale e quale 13 e si parla di lui per il lotto.
"Stanno bene".
Tanti appuntamenti e Mociano rispetto a Monticiano, si diceva.
"Non preferiamo Mociano al Tamburo. Il primo ha sicuramente una conformazione più simile al circuito di Piazza, Monticiano è una pista più veloce. Chiaro che i cavalli vengono qui solo alcune volte ma durante la stagione si allenano. Non sono necessarie e sufficienti queste prove, vengono lavorati molto anche a casa. A noi interessa come si comportano fra i canapi, il modo in cui affrontano le traiettorie".
Alla luce del decreto Abodi ci saranno cambiamenti? Maggiore attenzione ad imboccature e ferrature?
"Il decreto mette al centro i veterinari che a Siena lo sono in realtà sempre stati. Le imboccature le abbiamo controllate prima del Palio, saremo ancora più attenti anche sulle ferrature. Le nostre cure sono sempre molto alte tanto che nell’inverno abbiamo chiesto ed ottenuto di rivedere alcuni soggetti, quelli che riteniamo necessari, dopo le prove di notte. Rivisitandoli rapidamente dentro l’Entrone. E’ stato chiesto a bocce ferme quando il decreto Abodi non era ancora entrato in vigore".
Per quanto riguarda le fasciature?
"Non parlerei di questo ma di protezioni per gli arti. Le fasciature possono tutelare ma relativamente, meglio le protezioni rigide come i paracolpi. Nel protocollo e nelle prove regolamentate possono essere utilizzate. Vediamo se vogliamo arrivare anche a voler correre così per il Palio".
Di questo avete già parlato con i capitani oppure è una scelta da fare con il Comune?
"Sicuramente una decisione da valutare ancora a lungo. Le protezioni possono aiutare ma anche mascherare, dobbiamo considerare il beneficio oppure l’eventuale azione poco corretta che potrebbe venire, il condizionale è d’obbligo, da qualche proprietario o allenatore".
Previsite: già in vista qualche novità?
"Al momento no. La procedura degli ultimi due anni credo che sia egregiamente soddisfacente, visti anche i risultati. Aggiungere un ulteriore accertamento dopo le prove regolamentate certo ci aiuta. Vediamo poi se in corso d’opera riusciamo ad inserire altro. Dipende dal numero dei cavalli e dal tempo che avremo. Fermo restando che le procedure che vengono adottate a Siena a tutela del benessere del cavallo non vengono prese da nessuna parte".
L’iscrizione in ruoli federali sportivi: chiarito il punto?
"Lo vedremo. Do una mia interpretazione del tutto personale, o li iscriviamo alla Fise o alla Fitetrec Ante ma non rendono giustizia di quella che è la la realtà e la cultura del Palio. Per quanto riguarda il protocollo dei farmaci ritengo che il Comune si sia mosso nell’ambito di ciò che prevede il decreto che assorbe anche l’ordinanza del 2011, non la abroga. Il protocollo è fatto sulla base dell’indicazione della Fei, fu approvato nel 2019. Siamo dentro ampiamente alle norme".
Laura Valdesi