REDAZIONE SIENA

La Cisl attacca sui risultati, il dg replica: "I dati ufficiali parlano chiaro"

Botta e risposta fra Cisl Siena e Aou senese. Dopo le accuse mosse con una nota stampa dal sindacato sulla...

Il direttore generale dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese replica alle accuse della Cisl su risultati e clima interno

Il direttore generale dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese replica alle accuse della Cisl su risultati e clima interno

Botta e risposta fra Cisl Siena e Aou senese. Dopo le accuse mosse con una nota stampa dal sindacato sulla distanza fra la realtà e quanto "raccontato" pubblicamente dall’Azienda ospedaliera, la risposta non si è fatta attendere. "È innegabile la distanza tra quanto il management racconta e quanto è percepito dagli utenti – si legge in una nota delle segreterie Ust e Fp Cisl Siena –. L’assenza della nostra struttura tra le eccellenze nazionali è un dato che ci rattrista, ma non ci sorprende. A preoccuparci è soprattutto il clima interno: nonostante progetti come la settimana del benessere, le criticità permangono". Sul banco anche alcuni dati citati dal sindacato. "Attendiamo da mesi un sondaggio interno che fotografi la realtà, ma temiamo che slitterà ancora, forse dopo le elezioni regionali - si legge nella nota stampa -. Il turnover è gestito con continui P.A. invece che con assunzioni stabili, lasciando i reparti in affanno. Negli ultimi anni le Scotte hanno perso eccellenze. Nella mobilità sociale regionale sono state presentate oltre mille domande in uscita contro soltanto due in entrata".

Sollecitato a rispondere, il direttore generale Antonio Barretta ha impugnato il report dei risultati degli ultimi quattro anni di attività dell’Aou senese, già presentato. "Le considerazioni devono riguardare i fatti. Il resto sono chiacchiere – ha commentato Barretta –. Sui temi del personale ci confrontiamo costantemente, anche con le organizzazioni sindacali. Per quel che riguarda i professionisti che si spostano il tema riguarda tanti contesti. Dal bando recentemente emanato dalla Regione è emerso un segnale chiaro: molti professionisti della sanità preferirebbero lavorare sul loro territorio".

Puntini sulle ‘i’ anche sul questionario e sul benessere lavorativo: "Cerchiamo di fare la nostra parte anche sul fronte del benessere organizzativo. Probabilmente può essere arricchito, e tutti sono liberi di avanzare proposte – ha detto il dg –. Per quel che riguarda il questionario dobbiamo sfatare un mito, perché non lo facciamo noi, ma la scuola Sant’Anna su incarico della Regione".

E.R.