REDAZIONE SIENA

"Declassamento del lupo a specie protetta. Ora servono provvedimenti"

"Il Parlamento Europeo con un voto a larga maggioranza ha definitivamente approvato il declassamento dello status di protezione del lupo...

Il Parlamento Europeo ha deciso il declassamento del lupo da specie ’strettamente protetta’ a. specie ’protetta’

Il Parlamento Europeo ha deciso il declassamento del lupo da specie ’strettamente protetta’ a. specie ’protetta’

"Il Parlamento Europeo con un voto a larga maggioranza ha definitivamente approvato il declassamento dello status di protezione del lupo da “strettamente protetta” a “protetta”". A commentare la decisione del Parlamento Europeo è Roberto Vivarelli Presidente ATC 3 Siena Nord. "Un cambiamento che non è solo lessicale – dice Vivarelli – ma che presuppone la possibilità, per i Governi nazionali e le Regioni , di autorizzare in determinate situazioni anche piani di contenimento. Il cambio di status sta nel fatto che il lupo non sarà più nell’elenco delle specie "intoccabili" ma in una seconda lista che pur essendo classificata "protetta" comprende quelle per cui è possibile valutare interventi in contenimento. I lupi potranno anche essere abbattuti se sarà necessario farlo a tutela della sicurezza delle persone ma soprattutto del mondo agricolo". Le associazioni ambientaliste e animaliste e qualche forza politica sostengono come il lupo non sia un pericolo e in questi mesi hanno provato ad opporsi al declassamento. "Bisogna essere ciechi e sordi per non accorgersi come questo della presenza del lupo sia diventato un grosso problema – continua Vivarelli – . Sordi ad ignorare il grido degli allevatori che vedono decimati i loro greggi. Si stima che nell’ultimo decennio abbiano cessato la loro attività in Toscana e specialmente nelle Provincie di Siena e Grosseto un centinaio di stalle e una stima di un danno con la sparizione di oltre 60 mila capi, principalmente ovini. Ma anche sordi alle numerose segnalazioni che giungono da cittadini che avvistano ormai il lupo anche in prossimità dei centri abitati". La nota chiude: "Nessuno vuole l’estinzione della specie, ma neanche una così alta densità. Ora , dopo che la EU ha provveduto a fare i propri passaggi e che in Italia anche la Commissione Agricoltura del Senato e la Camera dei Deputati hanno già dato parere favorevole, la “palla“ passa alle Regioni. Avevamo proposto alla Regione Toscana un censimento ma ad oggi non sono mai arrivate concrete risposte. Peccato , sarebbe stato un valido metodo scientifico anche per far capire a chi si oppone pregiudizialmente a misure di contenimento quanto sia grave il problema e come in Toscana vi sia una densità del lupo non più sostenibile".