Crac Mens Sana 1871. Filippo Macchi in aula

E’ stata la sua prima volta in udienza dall’inizio del processo a settembre "Era amministratore della società come gli altri due", conferma una testimone .

"Era un amministratore della società come gli altri due", conferma alla domanda del pubblico ministero Silvia Benetti una testimone che si era occupata inizialmente della biglietteria e poi della segreteria amministrativa della ’Mens sana 1871’. Riferendosi a Filippo Macchi, seduto davanti a lei accanto all’avvocato dello studio Zingari che lo difende nel processo in cui è imputato, insieme al padre Massimo Macchi, per il crac della società. Gli ’altri’ a cui la testimone si riferisce sono appunto quest’ultimo e Francesco Bertoletti che non è però imputato nel processo.

E’ stata la prima volta che Filippo Macchi sedeva in tribunale, davanti al collegio presieduto da Simone Spina, da quando nel settembre scorso è iniziato il dibattimento per fare chiarezza sulle accuse mosse dalla procura a conclusione dell’indagine della Guardia di finanza. Suo padre invece ha seguito da subito l’evolversi del processo che ha già visto sfilare numerosi testimoni. E tanti ancora ne serviranno per verificare se, come sostiene la procura, sono stati artefatti i bilanci e indicati crediti inesistenti. Se davvero c’è stata una distrazione di 300mila euro avvenuta, per esempio, sia attraverso prelievi in banca che per cassa, sia mediante società che erano riferibili ai Macchi. Fino alla presentazione all’anticipo bancario di varie fatture false, che i clienti hanno disconosciuto, così da nascondere lo stato di difficoltà economica venendo però anticipate dagli istituti di credito per un importo di 480mila euro.

"Ho cambiato lavoro", spiega la testimone sottolineando "che non c’era una situazione che mi permetteva di lavorare tranquillamente. Negli ultimi due mesi non ho più ricevuto lo stipendio". Era stata assunta da Bertoletti e i Macchi le davano indicazioni sull’attività da svolgere. Sollecitata dalle domande del pm Benetti l’ha ricostruita ricordando tra l’altro che in cassa non ci sono mai stati grandi importi di denaro nel periodo in cui se ne occupava. Tante anche le domande del difensore in questa ’partita a scacchi’ fatta di documenti e cifre che riapre vecchie ferite del basket visto il crac della ’1871’ avvenuto il 13 dicembre 2019. Parte civile infatti sono la curatela fallimentare, Mps leasing & factoring, Dm service.

Prossima udienza il 22 febbraio per ascoltare tre testimoni, fissata anche quella del 14 marzo per l’intera giornata con sei persone che sfileranno in aula.

La.Valde.