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"Così rilanceremo l’Università di Siena" Il rettore Di Pietra anticipa il piano per l’ateneo

Far crescere l’Università degli Studi e lanciarla nel futuro, con nuova didattica, attrattività e internazionalità: questa la sfida del mandato di sei anni da rettore del professor Roberto Di Pietra, ospite l’altra sera della conviviale del Lions Torre di Mezzo e dell’attuale presidente Antonella Carlucci (foto).

Il neo rettore Di Pietra ha illustrato ai soci il suo programma di mandato, frutto dell’ascolto, iniziato in campagna elettorale, che lo ha portato in tutti i Dipartimenti universitari: da qui è uscita la necessità di rendere ancora più attrattivo e attuale l’ateneo senese. Attrattività che si giocherà - ha illustrato il rettore - sulla riorganizzazione e aggiornamento della didattica, con corsi ormai datati, non più rispondenti agli studi e al mercato occupazionale e professionale, da sostituire con nuovi. Poi c’è la carta, da tempo seguita dall’Università degli Studi, dell’internazionalizzazione, che sta portando a Siena studenti da tutto il mondo, oltre il 10 per cento degli iscritti oggi sono stranieri: per questi sono da approntare corsi di studio in lingua e percorsi internazionali.

Il rettore Di Pietra ha quindi parlato degli otto progetti di ricerca che hanno carpito circa 60 milioni di euro di fondi Pnrr.

E la ricerca è la missione più coinvolgente e il terreno più competitivo per la nostra università: non per altro l’ospite della prossima cerimonia inaugurale dell’anno accademico, il 24 novembre, sarà il professor Alberto Mantovani, direttore scientifico della Fondazione Humanitas. Sarà l’occasione - ha detto il rettore - per portare la scienza nelle aule e laboratori, negli spazi dove si fa ricerca: l’immunologo di fama mondiale terrà nell’occasione una lezione ai dottori di ricerca e alla comunità accademica.

p.t.