Contratto integrativo alla Fantacci. Prove di intesa dopo le proteste

Ottimismo per la definizione di un accordo nell’incontro tra azienda, Confindustria, Fiom Cgil e Rsu

Contratto integrativo alla Fantacci. Prove di intesa dopo le proteste

Contratto integrativo alla Fantacci. Prove di intesa dopo le proteste

Ottimismo per la definizione dell’accordo in merito al contratto integrativo di Fantacci Industrie a Poggibonsi. Emergono ulteriori segnali positivi dal tavolo: nella mattinata di ieri un nuovo incontro, alla presenza del titolare dell’azienda, di Confindustria, di Fiom Cgil e della Rappresentanza sindacale unitaria. Tutti gli attori sembrano nel complesso allineati in direzione di un obiettivo che potrebbe essere raggiunto a breve – forse anche entro una decina di giorni, secondo quanto auspicato – dopo un estenuante periodo caratterizzato dallo stato di agitazione, dagli scioperi e dai cortei, prima della ritrovata ’armonia’ tra le parti a cominciare dallo scorso aprile delle prove di dialogo, sfociate in risultati che a un certo punto del percorso erano sembrati lontani dall’essere raggiunti. "Abbiamo assistito alla riapertura delle relazioni sindacali e al riconoscimento da parte dell’azienda del ruolo della Rsu; un reciproco riconoscimento dei ruoli, per l’esattezza": lo afferma Daniela Miniero, segretaria provinciale senese di Fiom Cgil. "Ad opera di Fantacci Industrie – aggiunge Miniero – la presa di consapevolezza di un dato ben preciso: una fase di contrattazione ultradecennale non può essere cancellata con un colpo di spugna. Aspetti che hanno trovato pieno riscontro in occasione di tavoli non di carattere formale, bensì costruttivi". Tutto sembra quindi procedere nella direzione della conclusione in termini soddisfacenti della trattativa sia per l’azienda che per i lavoratori di Fantacci Industrie. Restano comunque da limare alcuni passaggi del testo per il documento che dovrà essere poi siglato, sulla base delle speranze ribadite ieri dalle parti. Tutto nel quadro di una vertenza che ha avuto inizio tra gli ultimi giorni di gennaio e i primi di febbraio con le richieste formulate dagli addetti, cinquanta, dello stabilimento di via Raffaello a Poggibonsi dell’azienda leader in Europa nella realizzazione di utensili destinati alla lavorazione del legno che ha aperto qualche tempo fa anche un polo produttivo nel territorio di Certaldo. L’attesa è adesso per ulteriori sviluppi concreti. Ovvero a questo punto la definizione dell’accordo per il contratto integrativo aziendale, in un momento che sembra conoscere conferme in materia di fiducia per un apprezzabile approdo.

Paolo Bartalini