
Gli avvocati dello studio legale Zamagni & Cedrini di Rimini sono in prima linea nella battaglia che vede contrapposti gli enti locali italiani e le banche in materia di contratti derivati, da più di dieci anni. "La prima sentenza favorevole - rivela l’avvocato Luca Zamagni - risale a ottobre 2010 e riguardava il Comune di Rimini. Anche la sentenza della Cassazione a sezioni riunite, la 8770 del 2020, il verdetto che ha fissato i paletti sui contenziosi al più alto livello giurisprudenziale, mi è molto cara perché è partita dalla difesa del Comune di Cattolica".
Il quadro generale, che riassume a stento la miriade di cause e contenzioni di enti locali ’strangolati’ dagli effetti di contratti derivati, infarciti di costi occulti e tassi di interesse ballerini, serve per inquadrare meglio la determina dirigenziale che ha portato all’affidamento dell’incarico da parte del Comune di Siena allo studio legale di Rimini. "Su cosa intenda fare il Comune di Siena - aggiunge l’avvocato Zamagni - nel contenzioso verso Banca Monte dei Paschi mi riservo di rispondere nei prossimi giorni. Ho ricevuto l’incarico da poche ore, ritengo che sarà il Comune a fornire dettagli su una posizione legale di tale rilevanza. Io studierò il caso e mi confronterò con il cliente, fornendo opinioni sulla strategia da seguire. Ma sarà il Comune a decidere le mosse".
E’ la replica alla priorità citata nella determina dirigenziale sull’ipotesi di una conciliazione con il Monte dei Paschi, invece di andare in causa. Anche sulle cifre bisogna intendersi. Il debito del Comune di Siena a fine 2020, per mutui e Buoni ordinari comunali era sceso da 52 milioni e 459mila euro a 46 milioni e 690 mila euro più spiccioli. Il contezioso con Banca Mps riguarda un contratto derivato sottostante i Boc rinegoziati con Rocca Salimbeni per 34 milioni totali. Che avrebbero generato flussi finanziari, passati e futuri, per 9 milioni di euro, cifra che rappresenta il massimo del danno registrato da Palazzo Pubblico per quel contratto.
P.D.B.