MARCO BROGI
Cronaca

Daniele ha detto "sì": "Profonda amarezza": "Ha dato un messaggio di grande modernità"

Si riaccende il dibattito sul "fine vita" con la vicenda del poeta Pieroni. Il cardinale Lojudice: "Rispetto e preghiera. Ma serve un confronto". Il sindaco di Chiusi Sonnini: "La Toscana ha dato voce e dignità".

Si riaccende il dibattito sul "fine vita" con la vicenda del poeta Pieroni. Il cardinale Lojudice: "Rispetto e preghiera. Ma serve un confronto". Il sindaco di Chiusi Sonnini: "La Toscana ha dato voce e dignità".

Si riaccende il dibattito sul "fine vita" con la vicenda del poeta Pieroni. Il cardinale Lojudice: "Rispetto e preghiera. Ma serve un confronto". Il sindaco di Chiusi Sonnini: "La Toscana ha dato voce e dignità".

Il primo caso di suicidio assistito in Toscana si è registrato a Chiusi. A scegliere di andarsene perché quella non era più una vita e la sofferenza era un assedio è Daniele Pieroni, 64 anni, di Chiusi, poeta, scrittore, giornalista. E soprattutto un uomo dotato di una grande spiritualità, come traspare dai suoi versi e dai suoi scritti in genere. Daniele si è spento nella sua abitazione, accanto al padre e ad alcuni amici.

"Di fronte alla malattia grave e alla sofferenza – interviene da Gerusalemme, dove è in pellegrinaggio con gli altri vescovi toscani, il cardinale Augusto Paolo Lojudice, presidente della Conferenza Episcopale Toscana – dobbiamo prima di tutto affrontare la questione con il massimo rispetto e con la nostra preghiera, ma certamente ci tengo a sottolineare il principio dell’inviolabilità della vita umana, dal concepimento alla morte naturale. La vicenda ci lascia con una profonda amarezza ed è il segno di come sull’argomento del fine vita ci sia la necessità di un vero confronto a livello nazionale, lontano dai riflettori, che punti prima di tutto a ridare centralità alle cure palliative accompagnando il paziente non più guaribile nel tempo della sofferenza e del fine vita". Parole di profonda umanità, quelle del cardinale, che aggiunge: "La solitudine e il dolore devono trovare rete a cui aggrapparsi. Il diritto alle cure palliative è un diritto fondamentale da garantire a tutti i pazienti e sono convinto che su questo ci sia ancora tanto da fare".

La storia di Daniele ha colpito molto anche il sindaco di Chiusi, Gianluca Sonnini. "Purtroppo non ho avuto la fortuna di conoscerlo – afferma il primo cittadino – so che era una persona molto riservata e colta. La sua è stata una scelta consapevole, meditata. L’applicazione della legge è stata impeccabile. Quello del suicidio assistito è un tema tanto triste quanto delicato. Daniele ha lanciato un messaggio di modernità, è inconcepibile doversi recare all’estero per il suicidio assistito. La Toscana, all’epoca del Granducato, ha abolito la pena di morte. Forse non è un caso che sia stata anche la prima regione ad applicare la legge del suicidio assistito e a dare voce e dignità a chi vive situazioni di forte sofferenza".

Resta acceso il dibattito sul fine vita. "Quanto avvenuto- ha detto il presidente della Regione Eugenio Giani- dimostra che la nostra legge non crea nuove condizioni, anche di disciplina, rispetto al fine vita medicalmente assistito. La legge toscana ha reso concreti i principi contenuti nella sentenza, permettendo ai cittadini di accedere ad un percorso di fine vita medicalmente assistito, rispettando il principio di autodeterminazione. La legge toscana ha momentaneamente colmato un vuoto, che però non abbiamo la presunzione di riempire per sempre. Diventa adesso opportuno arrivare a una legge nazionale".