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Consorzio del Brunello, Machetti è direttore

Il cda ha nominato il manager al posto di Michele Fontana in carica dal 2020. Bindocci: "Scelta di alto profilo, siamo soddisfatti"

Consorzio del Brunello, Machetti è direttore

Il Consiglio di Amministrazione del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, ha designato e quindi nominato Andrea Machetti quale nuovo Direttore dell’organismo di tutela della denominazione. Machetti succede a Michele Fontana rimasto in carica da giugno 2020 a dicembre 2022.

Il nuovo direttore vanta importanti esperienze manageriali quali Banfi dal 1983 al 1989, Castiglion del bosco fino al 1992 per prendere poi in mano il timone dell’azienda Mastrojanni che lo ha visto ricoprire il ruolo di amministratore delegato per trenta anni.

"Siamo estremamente soddisfatti che Andrea Machetti abbia accettato l’incarico – commenta il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci – e lo siamo per due motivi: innanzitutto perché si tratta di un manager di successo e di altissimo profilo, profondo conoscitore del territorio, del brand Brunello e delle dinamiche di mercato. Inoltre, Machetti è un montalcinese doc, nato e vissuto in questo microcosmo enoico vocato all’eccellenza e divenuto, grazie alla costante ricerca qualitativa dei produttori, un vino-icona del made in Italy nel mondo".

"Siamo certi – prosegue Bindocci – che sotto la sua direzione, il Consorzio saprà consolidare la crescita della denominazione". L’obiettivo indicato da Bindocci è pienamente condiviso da Andrea Machetti che dichiara: "Confido di poter dare al Consorzio un contributo importante per tracciare il futuro di questa grande denominazione".

"Tra le priorità, ritengo fondamentale quella di potenziare ulteriormente il team di lavoro per essere sempre pronti a raccogliere le sfide che il futuro ci impone". Sarà un lavoro complesso quello che attende il neo direttore e tutto lo staff, mantenersi a certi livelli e cercare di migliorarsi ulteriormente non è cosa semplice, i mercati si dimostrano molto sensibili ai cambiamenti e anche se il Brunello negli States fa registrare un più 5%, non possiamo non considerare la flessione che altri celebri vini stanno subendo.

Machetti, grazie alla sua grande esperienza, avrà già in testa progetti ed iniziative per mantenere alto l’interesse dei mercati mondiali nei confronti di uno dei prodotti di punta del made in Italy.

Andrea Falciani