
E’ un riconoscimento al ricercatore, allo scienziato di livello internazionale, al coordinatore di un team immerso da mesi nella lotta al Covid attraverso la creazione di anticorpi monoclonali, dopo aver sviluppato i vaccini contro il Meningocco B e C e quello contro la pertosse. Rino Rappuoli, presidente e amministratore delegato di Gsk, ha ricevuto formalmente ieri dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella la nomina a Cavaliere del Lavoro. Una nomina formale, appunto, perché non c’è stata cerimonia pubblica del Capo dello Stato con i 25 nuovi Cavalieri a causa delle restrizioni antiCovid. Ma ovviamente, a valere è il decreto firmato lunedì da Mattarella che ha inserito a pieno titolo Rino Rappuoli nell’elenco.
E sullo scienziato senese piovono congratulazioni e inviti a proseguire sulla strada intrapresa nella ricerca e nella tutela della salute che da anni impegna il presidente e ad di Gsk Vaccines insieme al suo team. "Le nostre congratulazioni a a Rino Rappuoli per la nomina a Cavaliere del Lavoro. Un riconoscimento importante, che premia l’eccellenza italiana nella ricerca scientifica",. dice il presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici, Filippo Anelli. "Di Rappuoli abbiamo seguito tutta la carriera, costellata da tanti successi importanti per la salute collettiva: la messa a punto del primo vaccino acellulare antipertosse, del primo vaccino coniugato contro la meningite C, del primo adiuvante per vaccini dopo i sali di Alluminio e del vaccino anti meningococco B"”, aggiunge il segretario della Federazione dei Medici, Roberto Monaco, che è anche presidente dell’Ordine di Siena.
E si fanno sentire anche le istituzioni. "Voglio inviare le mie personali congratulazioni e quelle di tutto il Consiglio regionale della Toscana ai nuovi Cavalieri del lavoro Giovanni Manetti e Rino Rappuoli. E’ particolarmente significativo che il capo dello Stato abbia voluto dare una onorificenza di così alto valore a due persone che rappresentano due aspetti essenziali della Toscana nel mondo". Così il presidente dell’assemblea legislativa, Antonio Mazzeo. "Da una parte la qualità dell’agricoltura e del nostro settore vitivinicolo che, anche grazie al Consorzio Chianti Classico Gallo Nero di cui Manetti è presidente – spiega – ha conquistato tutto il mondo. Dall’altra Rino Rappuoli è il simbolo di quella Toscana che, oltre alla tradizione, scommette sull’innovazione e mostra tutte le sue potenzialità anche nella scienza e nella ricerca. Sono entrambi, a mio avviso, il perfetto simbolo della Toscana e del Pegaso, con le zampe ben piantate nella terra dei propri valori, ma anche un paio d’ali per spiccare il volo verso il futuro".
R. Bor.