Colle corre verso le urne. Ora il confronto pubblico. Vannetti: "Io sono pronto"

Il candidato del centrosinistra spiega: "Non ho nessun problema a misurarmi con gli avversari politici ma serve sicuramente un moderatore super partes".

Colle corre verso le urne. Ora il confronto pubblico. Vannetti: "Io sono pronto"

Colle corre verso le urne. Ora il confronto pubblico. Vannetti: "Io sono pronto"

"Sì al confronto, ma...". Riccardo Vannetti (nella foto), candidato sindaco di Colle del centrosinistra, accetta l’invito del candidato del polo civico, Piero Pii, ad un confronto pubblico fra tutti gli aspiranti a Palazzo Renieri, per rispondere alle domande provenienti senza filtri dalla piazza, ma pone una serie di condizioni: ufficialità delle candidature, organizzazione terza, un arbitro super partes, programmi elettorali, tempi e modi ben definiti secondo la par condicio. "Io sono pronto – afferma – Non ho nessun problema a confrontarmi con gli avversari, ma lo faremo al momento debito: adesso nessuno di noi è ufficialmente designato, poiché le liste saranno presentate nei tempi previsti dalla legge. Da quel momento in poi faremo anche i confronti pubblici. Certo è che un candidato non può essere l’organizzatore di un confronto pubblico: per questo occorre un’entità terza, che sia un’associazione culturale, un organo di informazione, un’associazione di settore o di categoria... Il candidato che vuole chiamare gli altri a confronto non può essere l’arbitro, e non può decidere i modi, i tempi e il luogo: serve un moderatore super partes, un’organizzazione dell’evento nei modi corretti e, soprattutto, servono regole ben precise. La proposta di confronto così com’è stata presentata, vuole spostare la campagna elettorale sul terreno della pura demagogia e del populismo più becero. Mi chiedo poi su che cosa dovremmo confrontarci, perché a me risulta che, ad oggi, sono l’unico ad aver presentato il programma: ci si confronterà quando tutti e quattro i candidati avranno presentato il loro".

Alessandro Vannetti