"Ci sarà un bel ricambio di cavalli. Tutti più esperti"

Il presidente Calamassi prevede una stagione intensa. E convocherà a settembre una riunione dei soci per fare il punto .

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E’ difficile, in questi giorni di vuoto, in questa estate maledetta dal Coronavirus, fare previsioni sul futuro. L’annata è stata complicata, per usare un eufemismo, l’annullamento dei Palii una ferita aperta. Una perdita ingente per i proprietari e per gli allenatori dei cavalli che hanno visto e vedono i loro barberi al pascolo, invece che sul tufo. Eppure, nella negatività del momento, con lo spettro della pandemia che aleggia, è possibile anche intravedere spiragli di luce. "Anche perché – dice Andrea Calamassi – peggio di così è impossibile che vada". E come dargli torto. "Magari avessi la sfera di cristallo – aggiunge il presidente dell’associazione proprietari e allenatori di cavalli da Palio –. Ma intanto la cosa più importante sarebbe poter tornare a stare insieme. Poter tornare ad assembrarci, poter tornare alla normalità, alla vita quotidiana. Tutto il resto poi arriverebbe da sé". Finita ancor prima di iniziare l’annata paliesca, l’attesa è per la prossima, con la possibilità di vedere per tre volte il tufo sull’anello di Piazza: il riferimento è ovviamente alla concreta possibilità di un Palio straordinario. "Se tutto va come deve andare – dice Calamassi – sarà un 2021 molto, molto intenso, non avremo neanche un giorno libero…". Non solo. "Ci sarà un bel ricambio di cavalli – aggiunge il presidente –, quello che ci sarebbe stato in questo 2020 se il Coronavirus non avesse stravolto tutto. Si vedranno cavalli nuovi, compresi anche quelli che hanno corso magari una sola Carriera. E tutti, anche i più esperti, avranno un’annata di addestramento in più. Ci sarà quindi un salto di qualità come del resto propongono i mezzosangue". Nonostante l’annullamento dei due Palii i cavalli giovani hanno avuto la possibilità di sostenere le previsite e un minimo di addestramento, perché i proprietari potessero valutarli e decidere se continuare o meno a investire su di loro. "Diciamo che per quel poco che si è potuto vedere – spiega Calamassi –, il livello di qualità è alto". E in attesa invece di quello che accadrà, in tema di pandemia, l’associazione ha in programma di ritrovarsi il mese prossimo. "Vista l’incertezza del momento e quindi l’impossibilità di fare il punto della situazione, ci vedremo più che altro per parlare, per stare un po’ insieme – afferma il suo presidente –: sono stati mesi difficili, eravamo tutti un po’ giù, ci siamo fatti coraggio a vicenda".

Angela Gorellini