
Erano sedute sul divano, si sono guardate e si sono dette: "E’ arrivato il momento". Così Chiara e Cetty, tre mesi dopo, si sono scambiate la promessa di trascorrere insieme la vita. Domenica scorsa hanno detto sì davanti al sindaco Luciana Bartaletti e ai familiari più stretti. E alla ‘loro’ Chiusdino, fuori ad attenderle. Per Chiara Agricoli e Cetty Rizzo, un gesto "normalissimo", arrivato a dieci anni dal primo incontro, a Follonica. Cetty, originaria di Palermo, si è poi trasferita nel paese della compagna, "accolta subitissimo dall’affetto di tutti". Il matrimonio, caduto tra l’altro nel giorno del 40esimo compleanno di Chiara, l’evoluzione naturale del loro rapporto.
"Raccontiamo la nostra storia per lanciare un segnale - spiegano -, non per esibizionismo o altro. Ma perché crediamo che un mondo più tollerante e civile sia possibile. Viviamo in un piccolo paese dove siamo perfettamente inserite e gestiamo insieme una bottega di ceramica. Chiusdino non ci ha mai giudicato o fatto sentire diverse, anche perché abbiamo sempre tenuto una ‘buona condotta’. Tante persone ci hanno aspettato dopo la celebrazione del matrimonio per congratularsi, altre ci hanno inviato messaggi e regali. Da qualcuno neanche me lo aspettavo. Una partecipazione enorme da parte dell’intera comunità. Non possiamo che dire grazie a tutti".
Chiara e Cetty hanno però in serbo un ‘grazie’ speciale. "Sì, al sindaco Bartaletti - dichiarano le neo spose - che ci ha seguito in tutto il percorso, valutando chi aveva di fronte e approvando in pieno la nostra decisione. Anche lei ha lanciato un importante messaggio: ha sostenuto con i fatti la legge Cirinnà che rivendica il diritto di tante famiglie come la nostra, dando così un grande esempio di civiltà, in particolare ai giovani.
Un gesto che purtroppo non è a oggi così scontato". "Sì purtroppo, perché se ne sentono ancora tante - proseguono -: ragazze e ragazzi che vengono messi fuori casa o vengono linciati. O che devono convivere con il falso buonismo delle persone, e ce ne è parecchio, in giro. Un disastro. Servirebbe una maggiore apertura verso la diversità, una maggiore educazione culturale: Chiusdino ha dimostrato che è possibile avere tolleranza e rispetto degli altri. E l’umanità ne ha tanto bisogno. Speriamo che la nostra storia possa servire a sensibilizzare". Un ‘sì’, quello di Chiara e Cetty, detto anche a dispetto della pandemia. "Pazienza se non abbiamo potuto festeggiare dopo, per noi era talmente importante il gesto che del resto non ci è importato niente".
Angela Gorellini