"Cavalli, prove test fondamentale"

L’ex capitano vittorioso del Drago Toti ironizza sui social sulla mancanza dei barberi più titolati: "Ha architettato tutto il ministro"

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di Laura Valdesi

SIENA

"Clamorosa rivelazione: la causa della mancata presentazione dei così detti big (o presunti tali) alle previsite del Palio di luglio è stata chiarita". L’incipit di un messaggio social che ha incuriosito. Soprattutto perché a scriverlo è stato Mario Toti, ex capitano del Drago tre volte vittorioso. Grande esperto di Palio. "Il ministro della salute Speranza ha ’architettato’ il tutto per evitare sconsiderate esplosioni di gioia e grida (senza mascherine) al momento dell’assegnazione che avrebbero alimentato la diffusione del virus Sars Cov 2. Con questo viene sgombrata tutta la serie di illazioni più o meno sensate atte a colpevolizzare fantini, proprietari, dirigenti ecc. ecc.", aggiunge Toti. "Un modo per scherzare e alleggerire il tema, comunque importante, dopo che i cavalli titolati sono stati lasciati nel box", chiarisce Toti ricordando che il Palio è una giostra. Soprattutto un gioco.

Scherzi a parte, Toti è sempre stato un sostenitore che vanno messi nel lotto i migliori.

"La mia idea è questa. Il Palio in questo momento ha bisogno di tranquillità. Di tutto fuorché eventi traumatizzanti. Nella mia mente di pensionato, come infettivologo ed ex capitano, mi ero immaginato un lotto di nomi abbastanza esperti, anche perché si è visto poco in provincia. Mi fidavo delle impressioni lasciate dai cavalli visti in Piazza non essendo un esperto di equidi. Ora lo scenario cambia poiché, con tanti cavalli nuovi che ci saranno, i veri esperti sono i fantini. Il dirigente avrà meno possibilità di decidere con la sua testa perché sarà legato, gioco forza, alle indicazioni che gli verranno date. Oltre a ciò, va sottolineato che un mezzosangue esperto sa dove mettere le zampe rispetto ad uno completamente nuovo. Premesso che va bene come decidono i capitani e non intendo fare alcuna morale alle dirigenze, andare al Palio della ripartenza con tanti soggetti debuttanti potrebbe essere un azzardo".

Che consigli darebbe Toti invece ai fantini?

"Di fare le prove, impegnate. Ci sono mezzosangue che possono sostenerne alcune, non tutte sia chiaro, altri che vanno tenuti di più nella bambagia. Bisognerà provare in maniera intelligente, non come piace ai senesi che vogliono veder rombare. Ma testando un San Martino e un Casato, per esempio, anche a passo. Un fantino sa capire come ci va il cavallo".

Il mossiere Bartolo Ambrosione avrà un compito difficile ma, una cosa è certa, almeno lui è espertissimo.

"Oltre ad essere preparato ed esperto, è una persona perbene. Una sicurezza".

Oggi alle 11 dunque i capitani delle dieci Contrade che corrono andranno in Comune per valutare la lista dei cavalli che hanno superato la previsita. Elenco che prima di pranzo sarà diffuso dal Comune unitamente alle batterie dei mezzosangue che galopperanno domattina e martedì 28 all’alba.