
"Catacombe luogo di preghiera. Entrino nel circuito del Giubileo"
"Le catacombe entrino nel circuito del Giubileo". A dirlo è il cardinale Augusto Paolo Lojudice, vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza che ha fatto visita a Chiusi. La catacomba di Santa Mustiola, che si trova per la strada che porta al Lago, sta ospitando proprio in questi giorni degli studiosi di archeologia dell’Università di Roma Tre. E a fare visita a uno dei luoghi simbolo di questo territorio c’erano anche gli alunni delle scuole di Chiusi, diventati archeologi per un giorno proprio grazie all’appuntamento di ’Scavi aperti’, che ha catturato l’interesse di tanti universitari.
"La catacomba – ha detto il cardinale Lojudice – è un luogo di grande significato che ci riportano alle origini della fede, ai primi secoli della fede cristiana quando le necropoli erano dei luoghi dove si seppellivano i morti ma anche dove ci si ritrovava per la preghiera, per rivolgersi a Dio proprio pensando proprio a questo passaggio: dal mondo a quello della vita eterna, al Paradiso. Ci auguriamo – ha aggiunto il cardinale – che sia un luogo sempre più visitato e vorremmo che durante l’anno del Giubileo, quello del 2025, possa diventare un luogo giubilare insieme a tutte le altre catacombe che sono qui da noi in Italia, un luogo di riferimento per riflettere, pensare e rendere gloria a Dio". Chiusi è ricca di tesori, l’interesse degli studiosi di archeologia e storia dell’arte, per gli scavi è cosa nota ed è giusto che l’attenzione rimanga alta per la valorizzazione di questa catacomba (Chiusi ne ha due in totale).
Le parole di Lojudice sono un assist anche per il territorio e chissà che Chiusi, a suo modo, non possa diventare protagonista dell’atteso Giubileo del 2025. Intanto il cardinale Lojudice ha partecipato ieri, presso la sala Falcone e Borsellino della Tenuta di Suvignano, all’evento di commemorazione di Rosario Livatino (ucciso dalla mafia il 21 settembre del 1990) al quale hanno preso parte gli studenti dell’Istituto Comprensivo Statale San Bernardino da Siena.
L’iniziativa è stata promossa dall’Arcidiocesi di Siena, Colle di Val d’Elsa e Montalcino, dall’Istituto Comprensivo Statale San Bernardino da Siena, da Libera Toscana e dall’Ente Terre Regionali Toscane. Presenti al confronto, oltre a Lojudice, Giovanni Sordi, direttore dell’Ente Terre Regionali Toscane; Simona Ugolini, dirigente della scuola San Bernardino; Siro De Flamminesi, attualmente sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Siena, e Andrea Bigalli, rappresentante di Libera Toscana. A coordinare l’incontro, don Vittorio Giglio.