
Avrà a disposizione 60 giorni di tempo dalla notifica dell’atto, per fare ricorso contro l’ordinanza di revoca emessa dal Comune, il titolare della licenza per la gestione dell’unico impianto per l’erogazione di carburanti presente a Castiglione d’Orcia. Riavvolgiamo il nastro. Circa tre anni fa l’attuale società romana ora titolare dell’impianto (installato su terreno di terzi), ne rilevò la licenza dalla precedente società. Iniziò a fare dei lavori di recupero, che però furono sospesi per assenza della necessaria autorizzazione. Al di là di questo, però, sono stati più volte richiesti dagli uffici comunali, verbalmente e per scritto, una serie di documenti necessari ad avviare la pratica per la voltura della licenza, operazione che coinvolge anche altri organi istituzionali e uffici.
La documentazione è però rimasta incompleta, non consentendo l’istruttoria della domanda. Dopo vari solleciti e anche alcuni incontri organizzati presso gli uffici di viale Marconi, l’amministrazione comunale ha emesso il provvedimento di revoca della licenza. Entro sei mesi dalla sua notifica, salvo impugnazioni, il titolare dovrà provvedere allo smantellamento e alla rimessa in pristino dei luoghi: altrimenti subentrerà nelle operazioni il Comune, recuperando le spese dalla società inadempiente.
Il paese rimane dunque sprovvisto di distributore, con disagi permanenti per abitanti, turisti e automobilisti di passaggio: le pompe più vicine sono a San Quirico d’Orcia e l’unico distributore esistente nel territorio comunale è quello in località “La Bisarca”, nei pressi del bivio che dalla Cassia conduce verso Bagni San Filippo e l’Amiata.
Daniele Palmieri