Cassia, la voce dei cittadini: "Lavori rapidi"

L'incontro di lunedì scorso a Gallina ha visto l'intervento di rappresentanti istituzionali e ambientalisti, che hanno discusso sulla mancata installazione di un "ponte bailey" e sui lavori da fare sulla Cassia per Castiglione d'Orcia. Anna Bonsignori ha ipotizzato che crolli e frane possano essere collegati a fenomeni di 'subsidenza'.

Non solo i rappresentanti istituzionali sono intervenuti durante l’incontro di lunedì scorso a Gallina. Marileno Franci, consigliere di minoranza a San Quirico d’Orcia, ha lamentato che l’Anas avrebbe dovuto fare la ’variantina’ sui vicini terreni privati prima di chiudere la Cassia. Nicoletta Innocenti, dei gruppi ambientalisti di zona, ha chiesto quali interventi ha fatto l’Anas negli ultimi 15 anni sul tratto di Cassia che interessa i Comuni valdorciani. Il consigliere di ’Presenza Attiva per Castiglione d’Orcia’, Pino Antipasqua, ha lamentato la mancata installazione di un “ponte bailey” dopo il crollo del "Ponte Noveluci" e Dario Cappelli – agricoltore valdorciano doc – ha osservato che il primo crollo del ponte aveva interessato due delle nove arcate, scese oggi a tre. Michele Santoni (Cna trasporti) ha chiesto che i lavori siano sempre il più concentrati e rapidi possibile. Anna Bonsignori, ex sindaca di Radicofani, ha ipotizzato che crolli e frane possano essere collegati a fenomeni di ’subsidenza’, con l’abbassamento del livello del terreno che, se confermato, aprirebbe scenari preoccupanti.

Daniele Palmieri