Casole d’Elsa si accende. Il 26 torna Praesepium. Ben trecento i figuranti

"Siamo particolarmente emozionati e orgogliosi di rinnovare una tradizione che risale al 1998", spiega Giordano Malevolti, presidente di CasolEventi.

Casole d’Elsa si accende. Il 26 torna Praesepium. Ben trecento i figuranti

Casole d’Elsa si accende. Il 26 torna Praesepium. Ben trecento i figuranti

Martedì 26 dicembre torna Praesepium: il più grande spettacolo sulla Natività. A Casole d’Elsa la rappresentazione storica diffusa per vicoli e piazze del borgo valdelsano. Saranno ben trecento i figuranti in costume per far rivivere le le scene, i personaggi e i luoghi della nascita di Gesù. "Casole - spiega Giordano Malevolti, presidente di CasolEventi - è conosciuta in Italia e all’estero come la "città del presepe vivente", dunque siamo particolarmente emozionati e orgogliosi di tornare a rinnovare una tradizione che affonda le proprie radici al 1998. L’evento coinvolge l’intera comunità locale che, dopo il lungo percorso di preparazione, contribuisce a trasformare il borgo per accompagnare i visitatori in un suggestivo viaggio nella Betlemme di duemila anni fa". L’evento, già premiato come "Miglior presepe vivente d’Italia", andrà a proporre tra le 15.00 e le 19.00 una rievocazione storica unica nel suo genere che ha meritato il patrocinio dalla Regione Toscana per la capacità di valorizzare e tramandare le più antiche tradizioni del Natale. Il 26 dicembre sarà, quindi, una data particolarmente attesa per la comunità di Casole. Praesepium, infatti, verrà nuovamente messo in scena a distanza di quattro anni dall’ultima edizione a causa del lungo stop per l’emergenza sanitaria, con l’associazione CasolEventi che in questo periodo ha lavorato per ricostruire fedelmente abiti, oggetti, allestimenti e rappresentazioni teatrali. Dopo l’apertura del 26 dicembre, Praesepium proseguirà con altre quattro rappresentazioni in calendario sabato 30 dicembre, lunedì primo gennaio, sabato 6 gennaio e domenica 7 gennaio. Per l’intera giornata sarà attivo un servizio navetta gratuito dai parcheggi fino al borgo. Visitatori di ogni età potranno vivere le suggestioni e le emozioni di passeggiare indietro nei secoli tra l’arena dei gladiatori con realistici combattimenti, il mercato degli schiavi, l’accampamento romano, il castello di Erode, le botteghe artigiane dedicate agli antichi mestieri e il lebbrosario nell’oliveta adiacente alle mura del borgo, fino ad arrivare alla capanna della Natività. Il filo conduttore è la maniacale cura dei dettagli frutto di ricerche volte a rispettare le antiche usanze e a fornire anche un’informazione storica corretta ed educativa, nascondendo ogni traccia di modernità dal borgo e offrendo una vera e propria esperienza immersiva al tempo della nascita di Gesù.

Lodovico Andreucci