Caso Gozzini, domani il collegio di disciplina

L’organo presieduto dalla professoressa Piccinni esaminerà gli atti e la proposta di sanzione del rettore, sospensione di tre mesi

Caso Gozzini

Caso Gozzini

Il collegio di disciplina dell’Università di Siena si riunirà domani sul caso Gozzini. Sarà la prima riunione dell’organo di controllo dell’ateneo, convocata per prendere visione degli atti relativi alla vicenda. A partire dalla trasmissione radiofonica su Controradio del 19 febbraio, nel corso della quale il professor Giovanni Gozzini lanciò una serie di insulti e di epiteti irripetibili (anche se sono stati riportati ovunque) all’indirizzo di Giorgia Meloni, deputata e leader di Fratelli d’Italia. Per finire con la proposta di sanzione del rettore Francesco Frati, una sospensione dal servizio per tre mesi del professore, con uno stop immediato e cautelativo da ogni attività didattica.

"Gli attacchi volgari e sessisti rivolti all’onorevole Meloni – ha scritto il rettore assieme alla proposta di sanzione - pongono a noi tutti una seria riflessione su quanto questi comportamenti, rivolti spesso alle donne, siano gravi, inaccettabili e da stigmatizzare senza riserve. Abbiamo la necessità di difendere l’onore dell’Ateneo e far sì che l’Università di Siena, a sua volta vittima delle dichiarazioni del professore, sia difesa nella sua dignità".

Domani la presidente del collegio, la professoressa Gabriella Piccinni, si riunirà assieme ai professori Angelo Barba ed Elena Bindi, che ha preso il posto della professoressa Alessandra Viviani, nominata dal rettore nel consiglio d’amministrazione dell’ateneo. E’ la sezione del collegio che si occupa dei professori ordinari, il ruolo di Gozzini.

Che da Firenze rinvia ogni dichiarazione a quando il procedimento sarà concluso. Il collegio di disciplina dovrebbe convocarlo nei prossimi giorni per ascoltarlo. Per poi decidere, in un paio di settimane, se la proposta di sanzione del rettore è equa, va ridotta o aggravata.

Mentre l’ateneo segue l’iter disciplinare, la polemica politica non si attenua di intensità. Daniela Santanchè, senatrice di FdI: "Giorgia Meloni è l’unica tra i leader all’opposizione, siamo fuori dal mainstream ’Draghi santo subito’. Se ad esprimerle solidarietà non fossero intervenuti Mattarella e Draghi sarebbe finita con qualche polemica sui social e poi insulto libero. Non si scherza con le parole".

Da Fdi al Pd, con gli hashtag lanciati dall’onorevole Susanna Cenni, che hanno fatto il pieno di adesioni a sinistra. "Ciò che Gozzini ha fatto - ha scritto l’onorevole Cenni - è inqualificabile, sessista e inaccettabile, per noi tutti, per le donne e per l’Università. Giorgia Meloni e lontana da me anni luce su quasi tutto, ma a lei va la mia piena solidarietà di donna e di Parlamentare. Alle donne e agli uomini di questo Paese però dico: cambiamo davvero, perché ci sono riforme che non si fanno nemmeno con quei 209 mld".

P.D.B.