REDAZIONE SIENA

Genitori più vicini ai loro piccoli ricoverati, nasce la casa di accoglienza alle Scotte

L'iniziativa possibile grazie alla Fondazione Danilo Nannini

L'inaugurazione alle Scotte (foto Lazzeroni)

Siena, 9 maggio 2015 - Finalmente a Siena, all’ospedale Le Scotte, una casa d’accoglienza per i genitori dei bambini ricoverati. Insieme alla Banca del latte il progetto era fin dalla nascita nella mission della Fondazione Danilo Nannini, onlus nata nel 2008 - e intitolata al senesissimo imprenditore dolciario proprio per sottolineare il legame con la città -: fin dai primi passi la Fondazione si presentava alla città con il chiaro intento di creare un legame forte tra i reparti materno infantili delle Scotte e la società civile. «Un legame che c’era un tempo – diceva allora uno dei professionisti fondatori, il professor Felice Petraglia (direttore del reparto materno-infantile) -, quando l’ospedale era il Santa Maria della Scala, quando la città accoglieva e curava i trovatelli».

La sfida era creare una ‘casa’ per ospitare genitori di bambini ricoverati per lunghi periodi, i nati prematuri ad esempio, e costrette in ambienti con poca intimità, in camere spoglie e senza confort. Dal sogno alla realtà, dunque, perché ieri sono stati consegnati dall’Aou Senese alla Fondazione Danilo Nannini i locali per la realizzazione di questo progetto di vicinanza tra l’ospedale e le famiglie. L’Aou Senese ha messo a disposizione un’area dell’ospedale, al piano zero del IV lotto, con 7 camere da due posti, ognuna con bagno, per un totale di 14 posti letto per ospitare le mamme i cui figli sono ricoverati nei reparti del Dipartimento Materno-infantile, con l’obiettivo di offrire loro un’accoglienza orientata al mantenimento del patrimonio relazionale e affettivo tra mamma e bambino, in un contesto di dimensione familiare. La consegna delle chiavi della struttura è stata fatta dal direttore sanitario, Silvia Briani, con il direttore amministrativo Giacomo Centini.

«L’obiettivo comune – spiega Pierluigi Tosi, direttore generale Aou Senese – è facilitare la presenza e la vicinanza dei genitori ai bambini, soprattutto in caso di condizioni cliniche complesse e per le famiglie residenti lontano, in altre regioni o altri Paesi». Ora la Fondazione provvederà a ristrutturare e rendere accoglienti gli ambienti, grazie al contributo della famiglia Nannini e di tanti generosi senesi. «Grazie a questo accordo – aggiunge Giovanni Centini, presidente della Fondazione - i piccoli degenti potranno affrontare un momento critico supportati costantemente dall’amore dei propri genitori. La Fondazione si prenderà carico della ristrutturazione dei locali, dell’arredo, manutenzione e pulizie ordinarie e degli oneri relativi alla fornitura di acqua ed elettricità. I genitori saranno ospitati a titolo gratuito».