Caria, tanti messaggi dopo il trionfo: "Le vittorie non guastano mai"

Il fantino: "Sto con i frati e zappo l’orto. Al momento non ho problemi né con fantini, né con Contrade"

Caria, tanti messaggi dopo il trionfo: "Le vittorie non guastano mai"

Caria, tanti messaggi dopo il trionfo: "Le vittorie non guastano mai"

"Blue star, una grande cavalla. Dopo averla montata per la prima prova sono sceso e ho detto ’possiamo puntare all’obiettivo’. E l’abbiamo centrato", racconta Francesco Caria, appena rientrato in scuderia dopo il trionfo nel palio di Fucecchio per Porta Raimonda, atteso da 25 anni. "Complimenti al proprietario Sampieri e all’allenatore Puligheddu, era in ordine e in perfetta forma", aggiunge.

Cosa significa in chiave senese la vittoria di un palio che è seguito dalle dirigenze?

"I successi non guastano mai. E’ vero che Siena ha sempre guardato con attenzione a Fucecchio, sia per i fantini, sia per la dinamica delle rivali. Diciamo che in qualche modo, anche di riflesso, c’è sempre stata Siena attorno al palio nella ’Buca’. Tornando alla domanda, cosa voglia dire non lo so. Non mi emoziona niente: conosco il gioco e sono abituato a tutto. Mi faccio solo trovare pronto. Resto con i piedi per terra".

A caldo, dopo il successo, hai sottolineato l’importanza della fiducia e del sentire che una persona crede in te.

"Con il capitano della Raimonda c’è un rapporto che viene da lontano, non lo nego. Dopo sette anni senza montare nella ’Buca’ è tornato a rivestire il ruolo e mi ha ridato fiducia. Ha creduto in me e quando gli è toccato un cavallo di grido, ha confermato la promessa. Non si è tirato indietro".

E Caria l’ha ringraziato trionfando. Vale anche per Siena?

"Dipende dalle persone portare avanti un discorso così".

Ricevuto telefonate e messaggi da staff e dirigenti?

"Sinceramente moltissimi, ne devo guardare ancora 240! Mi ha fatto molto piacere: qualcuno già lo sentivo dall’inverno, altri hanno colto l’occasione per un messaggio".

Perché, pur avendo corso 11 Carriere dal 2009 ad oggi, l’ultima nell’agosto 2019 per la Chiocciola, non riesci ad avere continuità di presenza? In parte colpa tua, in parte dei dirigenti?

"La colpa sta nel mezzo, a mio avviso. Comunque adesso è un altro momento, archiviamo sia il bello che il brutto che ci sono stati. Ho fatto i miei errori ma anche delle cose buone".

Sei arrivato in Piazza grazie a quel vivaio per il Palio che è stata la scuderia di Trecciolino. Cosa ti è rimasto di positivo di quell’esperienza?

"Tanto, perché Gigi è uno in grado di insegnare il mondo paliesco. Bravo a capire, con la capacità di dire le cose al momento giusto. Mi ha sempre fatto delle battute che poi, nel tempo, si sono rivelate cose vere".

Quando sei arrivato nel 2008 a Valiano Enrico Bruschelli era ancora un bambino e adesso correte insieme. Che effetto ti fa?

"Intanto sarei contento di trovarmi a fianco a lui, vorrebbe dire che sono a cavallo anche io. Ormai lo vedo un adulto. Un collega che rispetto e viceversa. Bene così".

Contrade che corrono a luglio: quante strade aperte?

"Tutte aperte e tutte chiuse, io sto con i frati e zappo l’orto. Mi trovo in un momento nel quale sto nel mezzo, è la verità. Non ho problemi con nessuno, né con fantini, né con Contrade".

Sabato correrai il palio di Ferrara che hai già vinto.

"Difendo i colori di San Giovanni e porto il mio Arsenicolupin e Aiò de Sedini che è invece di Giuseppe Zedde".

A chi devi dire grazie in questo momento?

"A mia moglie Daniela, a tutte le persone che sono sempre vicine, nel bene e nel male. A chi non mi ha mai abbandonato".

Laura Valdesi