LAURA VALDESI
Cronaca

I capitani hanno scelto il mossiere: è Fabio Magni

Contento e onorato di venire a Siena. Ha partecipato a 4 Olimpiadi e abita a Moncrivello VIP E AGONISMO A PIAN DELLE FORNACI / PUSCEDDU-SIRI, VOGLIA DI RIVALSA

Fabio Magni

Siena, 1 parile 2016 - LO DEFINISCONO razionale e metodico. Sa dominare la paura e concentrarsi anche nei momenti di massima tensione. Guarda i video delle sue prestazioni e poi li osserva ancora per limare ogni dettaglio. E migliorare. Doti che serviranno a Fabio Magni, nuovo mossiere del Palio, quando gli occhi saranno tutti su di lui e su quella busta bianca che contiene l’ordine dell’ingresso ai canapi. Non ha ancora mai visto di persona la Carriera questo cavaliere olimpico ma la conosce. La commissione di capitani – Marco Lorenzini (Aquila), Marco Antichi (Pantera) e Emanuele Tondi (Giraffa) – che l’ha contattato sostiene di aver puntato su di lui per l’interesse dimostrato. «Ha detto di essere molto contento e onorato di venire a Siena», spiegano i dirigenti quando alle 22,40 la riunione al Magistrato finisce. E il sindaco è già stato informato dal decano Paolo Capelli che sul verrocchio salirà Fabio Magni. La luce negli occhi che si è accesa all’atleta, lombardo di nascita ma piemontese d’adozione, quattro Olimpiadi alle spalle, è stata forse, al di là del curriculum di grande prestigio, la molla che ha convinto la commissione a dargli fiducia. Adesso starà al campione, che possiede uno splendido maneggio a Moncrivello in provincia di Vercelli, dove organizza stage e lavora con i cavalli, guadagnarsi la stima dei senesi nel dopo-Ambrosione.

Verrà certo alle corse in provincia perché è bene che respiri l’aria della festa. E piano piano prenda confidenza con un ambiente complicato ma che sa allargare le braccia a chi apprezza il Palio. E lo rispetta, proprio come Fabio Magni fa con i cavalli. per essi nutre un amore innato che l’ha portato a brillare nel completo negli appuntamenti internazionali più importanti. Un anno in Germania, ancora minorenne, poi la qualificazione alle Olimpiadi di Los Angeles nel dressage anche se non potè partecipare ai Giochi non avendo 18 anni. Altrimenti le presenze olimpiche sarebbero state cinque visto che ha preso parte a Barcellona 1992, quindi Sydney 2000 (quinto in sella a Cool’n Breezy), Atene 2004 e infine Pechino 2008 dove è sesto a squadre su Southern King V.

Icona dello sport azzurro, cavaliere del Corpo Forestale dello Stato, Magni nel palmares annovera anche il titolo tricolore under 21 nel dressage (1985), la partecipazione a tre campionati del mondo e a tre Europei (nel 2003 è medaglia di bronzo a squadre).

Chi lo conosce bene racconta della sua pazienza e del modo con cui riesce ad ottenere grandi risultati da soggetti che magari presentano problemi. Insomma, gli piacciono le sfide che affronta senza azzardi ma usando testa e cuore.