
L’Ortopedia dell’ospedale di Campostaggia si conferma come polo di riferimento grazie al quotidiano lavoro dei medici – dieci in tutto – che compongono l’équipe diretta dal dottor Gianluca Manetti (nella foto)
Poco meno di mille ricoveri all’anno e una degenza media di tre giorni. L’Ortopedia dell’ospedale di Campostaggia si conferma come polo di riferimento grazie al quotidiano lavoro dei medici – dieci in tutto – che compongono l’équipe diretta dal dottor Gianluca Manetti. "Un buon risultato – osserva il primario – da condividere comunque con l’organizzazione che ci sostiene. Poi tutto può essere sempre migliorabile. Non parlerei di ‘eccellenza’, termine talvolta sovrautilizzato: mi sentirei un usurpatore, in questo senso. I validi riscontri, anche in termini di attese per i pazienti, dipendono da diversi fattori, non ultimi la pianificazione e la capacità ricettiva dei servizi di riabilitazione".
In che modo fotografare l’attività nel presidio della Valdelsa?
"Il reparto di Ortopedia possiede camere dedicate all’interno dell’Area chirurgica di Campostaggia, della quale sono parte integrante la Chirurgia e l’Urologia. Offriamo risposte a problemi ortopedici e traumatologici relativi al tessuto sociale del territorio. Non ci occupiamo di politraumi, che sono centralizzati nelle tre hub della nostra regione, ovvero Firenze, Siena e Pisa. Nel dettaglio, considerato il migliaio di ricoveri in un anno, i motivi degli accessi sono da dividere in parti più o meno uguali fra le patologie ordinarie - artroscopia del ginocchio e della spalla, trattamento delle problematiche legamentose e meniscali del ginocchio - quindi i Day hospital uniti a casi di tipo ambulatoriale, e le urgenze. Un quarto delle quali riguardano pazienti fragili e anziani, che vengono operati, nove volte su dieci, entro le 48 ore per ottenere risultati migliori".
Campostaggia importante anche per la Chirurgia vertebrale...
"Sì, per via percutanea con interventi di vertebroplastica e cifoplastica. Attività all’interno di un settore che ha per responsabile il dottor Pietro Morreale in virtù della sua notevole esperienza in materia".
Altro capitolo: le protesi.
"Centocinquanta su base annuale, di anca e ginocchio senza dimenticare la protesica della spalla".
Un obiettivo per il 2025?
"Aprire, entro i primi mesi del nuovo anno, un ambulatorio da riservare alla Medicina rigenerativa - conclude il dottor Gianluca Manetti - per il trattamento di patologie non gravissime, artrosi dell’anca e del ginocchio o di carattere tendineo".
Paolo Bartalini