Camperistica al ministero "Sarà al tavolo automotive"

La richiesta sarà formulata dal governatore Giani e dalle organizzazioni sindacali. Il confronto tra Fiom, Uilm e Governo è stato previsto per giugno

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Le questioni del plein air della Valdelsa al centro del dibattito nazionale. La volontà? Inserire il settore della camperistica nel tavolo di lavoro - già attivato presso il Ministero dello Sviluppo Economico - dedicato all’automotive e alla transizione energetica. E’ in sintesi la richiesta che il presidente della Regione, Eugenio Giani, e l’assessore alle Attività produttive della Toscana, Leonardo Marras, formuleranno al ministro Giancarlo Giorgetti, in base a quanto emerso dal primo tavolo regionale per il settore, alla presenza delle organizzazioni sindacali, Fiom Cgil, Fim Cisl, e Uilm Uil della Toscana, i delegati Rsu, il consigliere regionale Valerio Fabiani e lo stesso assessore Marras. Tutto ciò in una fase nella quale la camperistica della Valdelsa si trova a fare i conti con la cassa integrazione per 500 addetti fra gli stabilimenti del Gruppo Trigano di Cusona di San Gimignano e dei Foci a Poggibonsi.

Senza contare i contratti in scadenza che corrono il serio rischio di non essere rinnovati, in un’epoca storica caratterizzata dalla mancanza di materiali per la realizzazione di mezzi molto richiesti sul mercato. "La Regione - afferma Iuri Campofilioni, coordinatore della camperistica per Fiom Cgil Toscana - si è dichiarata disponibile a coordinarsi con la Regione Abruzzo, dove si è tenuto un tavolo analogo per lo stabilimento Trigano di Atessa, in provincia di Chieti. E’ previsto per giugno il confronto tra Fiom Fim e Uilm Nazionali e Governo. Chiediamo, insieme alla Toscana e all’ Abruzzo, che il confronto sulla camperistica si inserisca in quel tavolo di lavoro sull’automotive e la transizione energetica".

"Abbiamo inoltre chiesto alla Regione di convocare le aziende del settore per definire delle regole circa la stabilizzazione degli oltre 420 contratti a rischio in Toscana, chiedendo che venga esteso alle altre aziende l’accordo in uso in Laika. Tale intesa prevede l’obbligo di stabilizzazione al raggiungimento di 24 mesi effettivi di anzianità aziendale e diritto di precedenza al richiamo in caso di stop produttivo". L’obiettivo è salvare i posti di lavoro: "C’è necessità di garantire l’occupazione - aggiunge Campofiloni - e quindi di fare uscire dalla precarietà i 420 lavoratori. Di fronte al boom di mercato, questi lavoratori sono essenziali per rispondere a una domanda in forte espansione. L’incontro - conclude - dimostra che, quando l’organizzazione sindacale è funzionale ai propri lavoratori e delegati, si possono portare anche settori di nicchia in un tavolo nazionale".

Paolo Bartalini