Camperistica ai vertici. Tra i migliori distretti industriali per crescita

Rapporto annuale Economia e finanza di Intesa San Paolo: le aziende valdelsane spiccano nella graduatoria che evidenzia fatturato e patrimonializzazione.

Camperistica ai vertici. Tra i migliori distretti industriali per crescita

Camperistica ai vertici. Tra i migliori distretti industriali per crescita

Anche la camperistica della Valdelsa tra i migliori distretti in àmbito nazionale. Intesa Sanpaolo presenta la XVI edizione del Rapporto annuale Economia e finanza dei Distretti industriali italiani ed è proprio da tale rilevazione che emerge l’importante risultato per il territorio e per il suo settore trainante. Le cifre prendono in esame le performance delle realtà geografiche in materia di crescita, redditività e patrimonializzazione per i poli produttivi che rappresentano le eccellenze industriali nelle singole regioni. Tra i primi venticinque distretti della graduatoria, diffusa in questi giorni, figura dunque anche il plein air, che ha il suo fulcro tra i comuni di Poggibonsi, Colle di Val d’Elsa, San Gimignano e Barberino Tavarnelle.

Gli stabilimenti dei marchi industriali Trigano, Sea, Luano Camp, Giotti Line occupano addetti in una quantità capace di andare oltre il migliaio tra gli assunti in forma diretta. Una quota da moltiplicare per tre, considerando le aziende del circondario tra la provincia di Siena e la Città metropolitana di Firenze che costituiscono l’indotto. Ovvero le attività che forniscono ai colossi della camperistica una serie di beni e servizi attraverso il lavoro delle rispettive maestranze. La classifica indica per i veicoli ricreazionali della Vadelsa la posizione numero 20 con un più 68,4 per cento (al vertice l’oreficeria di Valenza, che si distingue per un più 85,3 per cento). "Un quadro complessivamente confortante sullo stato di salute delle imprese – si spiega nel Rapporto – e l’esito è tutt’altro che scontato visto il periodo di incertezza degli anni a partire dal 2020: il Covid, con il blocco delle produzioni e le difficoltà di approvvigionamento che ne sono conseguite, la guerra in Ucraina che ha portato in Europa forti rincari energetici e criticità nelle forniture di alcune materie prime importate dai Paesi interessati dal conflitto. Un quadro geopolitico che si è ulteriormente deteriorato quando è iniziata una nuova guerra, tra Israele e Hamas".

Ma si guarda al domani con ottimismo... "Il tessuto produttivo italiano ha le risorse per affrontare questa fase complessa, grazie a un processo di riposizionamento strategico che ha visto crescere gli investimenti in macchinari, mezzi di trasporto e salire il grado di patrimonializzazione delle imprese". Un contributo che arriva anche dalla camperistica valdelsana.