REDAZIONE SIENA

Caccia ai contatti dei casi positivi. Apre al Ruffolo la centrale dell’Asl

Entrerà in funzione da domani con 14 operatori: servizio disponibile sette giorni su sette dalle 8 alle 20

Centro Arpat e Asl al Ruffolo

Siena, 22 ottobre 2020 - «Sono in fase di apertura le Centrali di contact tracing per individuare i casi e metterli sotto sorveglianza", ha annunciato ieri il direttore generale dell’Asl Toscana Sud Est Antonio D’Urso parlando delle strategie anti Covid, per bloccare prima possibile il focolaio. Cosa si intende per ‘contact tracing’? Letteralmente è il ‘tracciamento dei contatti’, ovvero l’attività di ricerca e gestione dei contatti di un caso confermato Covid. Si tratta di un’azione di sanità pubblica essenziale per combattere l’epidemia in corso: identificare e gestire i contatti dei casi confermati permette di individuare e isolare rapidamente gli eventuali casi secondari e interrompere così la catena di trasmissione. Ebbene la nostra Asl sta attivando sul territorio le Centrali che si occuperanno appunto del ‘tracciamento dei contatti’, quindi seguiranno la scia lasciata dal virus e i suoi spostamenti da un individuo all’altro. Nella provincia di Siena la Centrale del contact tracing avrà sede all’interno del presidio Asl del Ruffolo: operativa da domani, avrà a disposizione 14 operatori, che sette giorni su sette staranno dietro al virus dalle 8 alle 20. Ogni giorno gli operatori inseriranno i casi positivi al tampone, aprendo la procedura Covid, nel Sistema informatico sanitario della prevenzione collettiva (Sispc), che fa capo alla Regione e poi al ministero, entro le ore 14: ad ogni caso saranno associate le prime informazioni, ovvero l’anagrafe del positivo, il Comune di riferimento, l’età e l’ambito di lavoro o studio. Da qui partirà l’attività vera e propria di tracciamento dei contatti, che si basa sulla testimonianza del positivo su quanto accaduto negli ultimi giorni, ovvero i suoi incontri. Quindi l’operatore attiva il profilo e il caso sull’App Immuni. A seguire la Centrale farà la richiesta dei tamponi necessari per i contatti stretti, che d’ora in avanti prevedono test rapido antigenico al decimo giorno per gli asintomatici e test molecolare nell’immediato per i sintomatici; in caso di esito ‘debolmente positivo’ viene richiesto un tampone di conferma. Quindi vengono inviate le prescrizioni per gli isolamenti dei casi e dei contatti stretti. Ma la Centrale, con la sua unità operativa, seguirà anche il resto dei percorsi: a partire dalle guarigioni; gestirà gli spostamenti dei casi e dei contatti, i rientri dall’estero; farà le comunicazioni ai soggetti posti in quarantena come contatti; e gestirà, ancora, le segnalazioni di nuovi contatti provenienti dai vari canali, fra cui anche l’app Immuni; seguirà le quarantene attraverso le Unità speciali Usca. Infine gli operatori caricheranno tutti i dati sulla piattaforma dell’Istituto superiore di sanità, che a livello nazionale mappa la pandemia. Paola Tomassoni