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"Bufera Carrefour, 1.800 esuberi" Ma i negozi senesi sono esclusi

L’allarme arriva dalla Uiltucs. Etruria Retail rassicura:. "Nessun posto di lavoro qui . dipende dal colosso francese"

Circa 1.800 esuberi e 100 cessioni in tutta Italia per Carrefour. L’allarme arriva dal segretario nazionale della Uiltucs, Paolo Andreani dopo la trattativa fra Carrefour e i sindacati. "Per il colosso della distribuzione organizzata – spiega – ci sarebbero 1.800 esuberi e 100 negozi da vendere. E non perché navigano in cattive acque, anzi: sono i più performanti".

Ma quali riflessi potrebbe avere quella che la Uiltucs definisce una ’mannaia’? Quasi nessuno secondo Graziano Costantini, direttore generale di Etruria Retail, protagonista della grande distribuzione entrato nel 2020 a far parte della rete di Carrefour Italia con i marchi Carrefour Market e Carrefour Express. "Abbiamo circa 300 negozi con insegna Carrefour in Toscana, Umbria e Lazio – spiega Costantini – ma paghiamo le royalties per il marchio, grazie all’accordo di franchising. Nessun posto di lavoro dei nostri punti vendita dipende da Carrefour". I tagli annunciati non dovrebbero sfiorare i dipendenti. Ma a livello nazionale l’allarme resta. E Andreani incalza: "Sono previsti 1.800 esuberi sull’intera rete. Un taglio del personale diretto di oltre il 10% rispetto all’organico totale. È prevista entro il 2022 la cessione a terzi di oltre 100 punti vendita diretti, nei fatti il 30% della rete esistente. Tale cessione coinvolgerà 1000 delle 1800 unità coinvolte".