Bruco, ennesimo sfregio alla fontana L’ira di Morelli: "Ora si autodenuncino"

Quarta volta che la statua di Barbicone viene presa di mira dal 2017. "Offesa al mondo contradaiolo e a Siena"

di Laura Valdesi

SIENA

"Quarta volta dal 2017 che viene danneggiata la nostra fontanina. Ora basta". Natale amaro per il rettore del Bruco Gianni Morelli che si è trovato a fare i conti con l’ennesimo scempio dei vandali. Stesso luogo, medesima statua. Quella di Barbicone, posta all’interno della fontanina e, per di più, in posizione arretrata rispetto al passato dopo che la spada era stata spezzata più volte e in un’occasione portata via. E’ successo nella tarda serata del 23 dicembre, la polizia municipale sta indagando. Lì ci sono telecamere che, sicuramente, hanno ripreso gli autori di un gesto condannato dall’intera Siena. Numerose le persone che si trovavano nella zona venerdì 23: secondo le prime indicazioni i vandali sarebbero 3-4 giovanissimi. A cui gli uomini del comandante Marco Manganelli cercheranno di dare un nome e un volto, verificando se sono gli stessi che la sera del 23 hanno gettato le piante di Natale sulle luminarie.

Rettore Morelli, dove si trova adesso la statua di Barbicone?

"E’ stata messa al sicuro all’interno dell’economato. Il quarto danneggiamento in neppure sei anni,assurdo".

Pensare che era stata rifatta la spada e la statua collocata più indietro rispetto alla posizione originaria per costringere chi voleva farsi un selfie ad entrare in acqua.

"Probabilmente proprio perché la spada è stata rinforzata quando qualcuno si è aggrappato ad essa è venuta giù l’intera statua. Sono dinamiche che i tecnici ricostruiranno, questa è comunque l’idea che ci siamo fatti".

Chi si è accorto dello sfregio?

"Dovrebbe essere accaduto verso le 23.15 perché poco dopo alcuni brucaioli che passavano lì davanti si sono accorti del danno, venendo ad avvertirci. Eravamo in società. Sono andato subito a vedere lo scempio. La fontanina si trova proprio nei pressi degli orti degli Orbachi dove spesso, in tarda serata, si vedono giri sospetti".

Quanta la rabbia nel Bruco?

"Esagerata. Non può essere diversamente perché si tratta di uno sfregio ai nostri simboli ma anche di un’offesa a tutto il mondo contradaiolo. Vorrei dire grazie..."

A chi?

"Alla polizia municipale, presso cui abbiamo sporto denuncia e che si è subito messa a lavoro per individuare gli autori. Ma anche ai priori delle 16 Consorelle per la sincera solidarietà, espressa inoltre da numerosi cittadini, colpiti dal gesto".

Incivile.

"Vorrei sottolineare al riguardo che, purtroppo, la reiterazione di questi atti incivili non li deve rendere normali. Se succede in Italia e nel mondo non intendiamo arrenderci a che questi episodi siano ritenuti di poco conto o, peggio ancora, normali. Per tale ragione, tutti insieme, dobbiamo fare in modo che tali scorribande nel tessuto cittadino e anche nelle Contrade, grazie ad un’azione di prevenzione vengano fermate prima di reazioni da scongiurare".

Se si scoprisse che ad agire sono stati dei senesi?

"Avrebbero compiuto un atto di inciviltà. Non importa di dove sono, si tratta di un gesto ingiustificabile".

Forse siamo vicini all’identificazione degli autori.

"Il mio auspicio è che si autodenuncino, prima dell’individuazione da parte delle forze dell’ordine. Sarebbe un modo per chiedere scusa all’intera comunità senese che ha reagito in maniera sdegnata all’accaduto. Ribadisco, vorrei naturalmente che gli autori venissero identificati ma guai assuefarsi a fatti come questo. Di qui l’importanza della prevenzione perché non accadano ancora in futuro".

Tante le ipotesi, adesso, su come tutelare in futuro la martoriata statua di Barbicone. C’è chi parla di inferriate, chi di un vetro. Dovrà esserci una collaborazione fra il Comune, proprietario della fontanina, il Bruco e la Soprintendenza.