Botte tra rider, uno viene accoltellato "Così l’ho disarmato davanti ai clienti"

L’episodio è avvenuto in via Camollia, sabato poco prima delle 21, all’altezza de ’La Grotta di San Francesco’. Il ristoratore Barcelli: "Ho dato un calcio alla mano dell’uomo che impugnava una lama, togliendogliela"

di Laura Valdesi

SIENA

Botte fra due rider che facevano consegne a domicilio. In strada, davanti ai clienti dei locali e a tantissima gente che sabato sera affollava il centro storico, zona Camollia. Mancavano pochi minuti alle 21. E’ finita con uno dei protagonisti della zuffa in ospedale, ferito in varie parti del corpo con il coltello tirato fuori dall’altro. Che poi è fuggito. Per fortuna nessuna conseguenza grave per l’uomo che ha avuto la peggio, mentre l’aggressore – questo il tam tam nel rione – sarebbe alla fine stato individuato. Difficile ipotizzare il movente delle botte su cui certo faranno chiarezza i carabinieri, chiamati dal titolare del locale davanti a cui è avvenuto l’episodio. Sul posto tre pattuglie: una del Radiomobile, quella dei militari di Vagliagli e la terza della stazione di Siena San Francesco che tutti in centro conoscono bene. Alle finestre i residenti delle abitazioni nel primo tratto di Camollia, quello fra l’incrocio con via Garibaldi e poi via dei Gazzani.

L’eroe della serata è il titolare del ristorante ’La Grotta di San Francesco’, Nicola Barcelli. "Li ho scorti, erano sul motorino per le consegne a domicilio. Si sono fermati, prendendosi a parole. Parlavano straniero, ho saputo dopo che erano egiziani. Non riuscivo a capire, oltretutto il ristorante era pieno. Li ho persi un attimo di vista notando quindi dei clienti che si alzavano. E i due che si azzuffavano in terra davanti al locale, avvicinandosi sempre di più verso i tavoli esterni con i clienti. E’ stato allora che ho scorto uno di loro estrarre dalla tasca un coltello. Sulle prime ero un po’ spaventato, anche agitato. Poi mi sono buttato nel mezzo fra i due che se le davano di santa ragione. Uno indossava persino il paradenti". Tanti in Camollia si sono fermati ieri a chiedere cosa fosse accaduto. "Non so come ho fatto ma ho avuto la prontezza di dare un calcio nella mano a quello con il coltello, levandoglielo. Ci ho messo un piede sopra e, per prima cosa, l’ho portato dentro il ristorante, accompagnando poi il ferito verso la farmacia. In mio soccorso – spiega Barcelli – erano arrivati in precedenza anche alcuni contradaioli del Leocorno, aiutandomi a dividere i due. L’uomo che aveva tirato fuori il coltello quando è scappato ha assestato un calcio al motorino della vittima, finito in mezzo alla strada". Facile immaginare lo stupore dei clienti, molti dei quali stranieri, "con cui mi sono scusato – dice il ristoratore – anche se non era certo colpa mia. Ho solo cercato di riportare la pace". Un’ambulanza inviata dal 118, giunta per prima sul posto, intanto aveva soccorso il ferito che non era comunque grave. Il coltello, lungo 11 centimetri, è stato sequestrato dai carabinieri a Barcelli, subito ascoltato dagli investigatori. Mentre altri testimoni, compresa la coppia di clienti stranieri a cena all’esterno del locale, sarebbero stati sentiti ieri. L’aggressore rischia ora la denuncia per lesioni e per aver portato fuori il coltello.