Bollette record e pensioni minime Rischio salasso per 23mila assegni

Il bonus sociale riguarderà 12mila nuclei familiari. Lo Spi lancia il gruppo d’acquisto: "Così prezzi equi"

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Una bolletta media di metano, gas o luce da quasi 600 euro. Ma una pensione di integrata al trattamento minimo dall’Inps di 523 euro. È il fardello che, da gennaio, si sono visti recapitare a casa centinaia di pensionati senesi. Gli stessi per i quali, dal 1 aprile, è scattato, il bonus sociale: una detrazione applicata direttamente in bolletta di luce e gas per le famiglie con un Isee fino a 12mila euro.

L’aiutino del Governo deve ancora arrivare e, fino a questo momento, i tartassati hanno stretto i denti. Ma quanti sono nella nostra provincia? L’anno scorso le famiglie risultate con un Isee inferiore ai 12mila euro erano 12.216, cioè il 46 per cento degli oltre 26mila nuclei familiari del Senese che presentarono la Dsu. Ma il numero non rende giustizia a quei pensionati esclusi dal circuito delle dichiarazioni sostitutive uniche e con pensioni rasoterra. "Un buona percentuale di loro – spiega Franco Capaccioli, segretario del Spi Cgil – è in forte difficoltà per i rincari. Finora abbiamo ricevuto decine di richieste d’aiuto: escluso il capoluogo, dove le pensioni sono sostanziose, nel resto della provincia la situazione è critica, soprattutto per le donne sole. Molti devono anche fronteggiare rate del muto".

A parlare sono i numeri delle pensioni Inps vigenti. A fronte di quasi 70mila pensionati in tutta la provincia, circa 2.400 ricevono un assegno mensile di vecchiaia compreso fra i 249 e i 500 euro. Sono loro la fascia più fragile. E sono in pessima compagnia. Vanno infatti aggiunti gli oltre 18mila pensionati con un assegno di vecchiaia, poco sopra al trattamento minimo e compreso fra i 500 e i 999 euro: in totale un esercito di 23.500 persone ai quali una bolletta può divorare l’intera mensilità. A passarsela peggio, nella galassia mille euro, sono gli ex 5.376 coltivatori diretti con una pensione media di 583 euro al mese. Al gradino sopra ci sono quasi 3.400 commercianti con 629 euro medi al mese, seguiti dagli artigiani: 2.690 assegni per una media mensile di 677 euro. Ancora troppo pochi per l’emergenza rincari. In ginocchio, virtualmente, ci sono anche gli oltre 9mila del fondo lavoratori dipendenti. Qui l’assegno medio viaggia sui 561 euro. La Cgil con il Sindacato Pensionati di Siena è al lavoro. "Insieme alla Cgil Toscana – spiega Capaccioli – stiamo cercando di costruire un gruppo di acquisto dell’energia".

In poche parole: per comprare a prezzi calmierati energia e gas, difendendo chi non ha una tariffa protetta. "Stiamo raccogliendo adesioni di impegno formale. Dopodiché ci sederemo al tavolo con due o tre fra le compagnie più grosse a livello locale per strappare un prezzo bloccato". Il passo seguente sarà tornare dai pensionati che hanno sottoscritto l’impegno e proporre loro il patto con le compagnie. "Puntiamo a ’bloccare’ il prezzo per un periodo di tempo limitato, circa un anno". Almeno cioè finché la tempesta non sarà passata.

cla.cap